"De Boer è l'allenatore dell'Inter e come tutti noi deve preoccuparsi di fare bene e vincere le partite. Fare programmi a lungo termine non va bene, il presente è l'Atalanta, poi penseremo al Torino e alle altre. Come Paese non siamo stati accoglienti, lui ci sta mettendo tanta buona volontà nell'apprendimento della cultura e della lingua, dal punto di vista mediatico meritava più rispetto. Ma fondamentalmente conta il pensiero della società, che pensa che a De Boer serva tempo e stia facendo un buon lavoro". Così il ds nerazzurro Piero Ausilio a Premium Sport a pochi minuti dal calcio d'inizio di Atalanta-Inter a Bergamo.

"Non pensiamo a De Boer e al suo staff come a extraterrestri che vengono dalla Luna: arrivano dal calcio olandese che è diverso, ma il concetto di lavoro è uguale. Noi ci confrontiamo con lui e il mister fa lo stesso con i giocatori, non penso che in altri spogliatoi sia diverso. Quando c'è entusiasmo e si vincono le partite tutto viene più facile e in campo c'è più coraggio, mentre quando si fa male è più complicato. Siamo tutti insieme, non si può parlare di squadra che non sta con l'allenatore. Gli serve tempo perché ha lavorato poco con i giocatori. Ha delle idee e sono convinto che presto parleranno i risultati". 

Poi sul caso Icardi: "È stato chiuso in un giorno, già lunedì abbiamo avuto un confronto diretto con il ragazzo e abbiamo preso una decisione importante. La prestazione di giovedì in Europa League? Ci aspettavamo un giocatore determinato, al di là del gol ha sofferto con la squadra e ci ha messo il cuore: significa che ha capito come ci si deve comportare soprattutto in campo, perché è lì che poi bisogna dare l'esempio".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 23 ottobre 2016 alle 14:40
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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