Elongazione al gemello collaterale della gamba sinistra. Questa diagnosi, in seguito agli accertamenti strumentali di questa mattina, ha quasi escluso a priori la presenza di Joao Mario nella delicata trasferta dell'Inter all'Olimpico contro la Roma. Improbabile un recupero nei prossimi giorni del centrocampista portoghese, la cui assenza last minute si è fatta sentire ieri pomeriggio al Meazza contro il Bologna. La buona notizia, a confronto, è che Frank de Boer sa già che dovrà fare a meno del campione d'Europa e potrà preparare il big match contro i giallorossi puntando su altri giocatori, anche se lo staff medico farà il possibile per arruolare Joao Mario anche domenica, senza tuttavia correre rischi.

Al di là dell'importante trasferta di Praga, che sarà fondamentale per il prosieguo del cammino in Europa League dell'Inter, è chiaro che il pensiero va già a posticipo di domenica prossima contro la squadra di Luciano Spalletti. E senza Joao Mario, dopo l'esperienza non proprio positiva di Geoffrey Kondogbia ieri, il nome ideale che potrebbe prenderne il posto è quello di Marcelo Brozovic. Il croato, ancora in castigo per un comportamento giudicato dal club non professionale, è in fase di riabilitazione da questo punto di vista. Oggi è tornato ad allenarsi con il gruppo e non è escluso un suo reintegro proprio per la partita contro lo Sparta Praga, Un buon riscaldamento in vista di Roma-Inter, dove per logica e per caratteristiche tecnico-tattiche sarebbe il sostituto ideale di Joao Mario.

Brozovic all'Olimpico è un film già visto qualche mese fa, quando i nerazzurri sfiorarono quella vittoria che avrebbe potuto portarli al terzo posto finale e, quindi, a giocarsi il playoff di Champions League. Quella sera a firmare il momentaneo vantaggio degli ospiti fu Ivan Perisic (pareggio nel finale di Radja Nainggolan), ma tra i grandi protagonisti della squadra allora guidata da Roberto Mancini ci fu proprio l'ex Dinamo Zagabria. Prestazione a tutto campo condita dall'assist al bacio per il connazionale. Tra l'altro, proprio lo stesso Mancini, rispondendo a una domanda sul possibile arrivo di Joao Mario, lo aveva definito molto simile a Brozovic. Adesso starà a De Boer decidere innanzitutto se concedere il perdono al croato, in secondo luogo se affidargli un ruolo da titolare già a Praga e, tre giorni dopo, a Roma. Prima di rivedere in campo il numero 77 nerazzurro, infatti, un paio di tasselli del puzzle devono andare al loro posto. Perché la logica non basta.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 26 settembre 2016 alle 16:10
Autore: Redazione FcInterNews.it
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