L'Inter è tornata al successo che le mancava dall'Epifania. Quel giorno, contro l'Empoli, assieme alle feste, la Befana portò via con se anche i sorrisi degli interisti. Quei sorrisi ricomparsi timidi dopo l'1-0 al Chievo di mercoledì sera. E' stata una partita dominata dai nerazzurri, che però hanno sciupato troppo e rischiato la beffa proprio nel finale. Niente di allarmante, Handanovic non ha dovuto compiere alcun intervento per tutti i 93 minuti, però quel sospiro di sollievo tirato al fischio finale dell'arbitro Valeri spiega parecchio del momento della squadra.

SENZA LA COLONNA - Dopo il Chievo, l'Hellas. Le tappe del risveglio interista, insomma, passano da Verona. Al Bentegodi, contro la squadra di Delneri che proprio nell'ultimo turno ha centrato con l'Atalanta il suo primo successo in campionato, ci sarà un'assenza pesante in difesa. Dopo il giallo rimediato per il fallo su Rigoni (tutto sulla coscienza di Brozovic), João Miranda è stato appiedato per un turno dal giudice sportivo e salterà la trasferta. Come sostituire la colonna della Seleção? Roberto Mancini ha più di un'opzione.

RISCHIO JUAN JESUS - La più scontata è quella che vede la promozione di Juan Jesus al fianco di Murillo. Una coppia che, a dire la verità, ha faticato enormemente appena tre giornate fa in casa con il Carpi, tanto che poi il Mancio – nell'intervallo – inserì proprio Miranda (risparmiato inizialmente in vista del derby) passando alla linea a tre. Jesus, ormai, è considerato più un terzino che un centrale, almeno quando la difesa è a quattro elementi. Il suo ruolo più naturale pare essere centrale di sinistra in una linea a tre, mentre soffre parecchio con solo un compagno vicino. Se a ciò aggiungiamo un Murillo ancora non del tutto maturo e che perde certezze se al suo fianco non c'è Miranda, si capisce bene che questa soluzione non rappresenti l'optimum.

SICUREZZA MEDEL - L'altra opzione è quella di arretrare Medel, come già accaduto a inizio stagione dopo che Miranda si fece male con la Nazionale verdeoro. Il cileno è una sicurezza in difesa, però potrebbe pagare la differenza di altezza con un avversario come Toni, abilissimo nel gioco aereo. Senza dimenticare che pure il partner del numero 9 gialloblu, ossia Pazzini, è un altro che ha nel colpo di testa il suo pezzo migliore.

SORPRESA D'AMBROSIO - Il mancato arrivo di un centrale a gennaio, dopo la partenza di Ranocchia, aveva fatto storcere il naso a qualcuno, perché in effetti restano appena tre i centrali di ruolo a disposizione dell'allenatore. Mancini, proprio in tal senso, ha avuto modo di ricordare come l'esperimento di proporre centralmente D'Ambrosio lo abbia soddisfatto. Ma sarebbe davvero una grossa sorpresa vedere l'ex capitano del Torino affiancare Murillo al Bentegodi.

DIFESA A TRE - L'ultima opzione è quella della difesa a tre, con Murillo centro-destra, Medel e Juan Jesus centro-sinistra. Questa scelta, però, comprometterebbe quella continuità di affiatamento anche a livello tattico che adesso si sta cercando dopo aver variato tanto (e forse troppo) durante tutto il campionato. Col 3-5-2 potrebbe essere alto il rischio di schiacciarsi eccessivamente e attrarre i pericoli come già accaduto nel finale concitato con il Chievo.

Un Rolando, insomma, avrebbe fatto davvero comodo al Mancio. E occhio ai diffidati: Medel, Felipe Melo e Kondogbia sono a rischio squalifica. E, dopo il Verona, per l'Inter ci sarà la trasferta di Firenze.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 05 febbraio 2016 alle 11:10
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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