"Ero sicuro della nostra forza, così scherzando ho iniziato a pensare alla premiazione. Un giorno ho chiesto al mio agente Carlo Alberto Belloni se un portiere doveva togliersi i guanti per alzare la coppa…". Comincia così la chiacchierata di Michele Di Gregorio, capitano dell'Inter Primavera, ai microfoni di Gazzamercato. ​
"Solo ora ci rendiamo davvero conto dell’impresa che abbiamo fatto - ha continuato l'estremo difensore dell'Under 19 nerazzurra -. Durante l’anno siamo riusciti a migliorare tanto e a crescere come gruppo. Le sconfitte della regular season ci hanno forgiato e l’eliminazione ai rigori al Viareggio è stata la svolta. Quel giorno ci siamo detti che non potevamo più sbagliare".

C’è un momento chiave nella vostra corsa scudetto?
"La Roma negli ultimi anni era stata sempre la nostra bestia nera. Eliminarla in semifinale è stata una bella rivincita…".

Lei ha vinto in nerazzurro lo scudetto Giovanissimi, quello Allievi e infine con la Primavera. Differenze tra i vari successi?
"Vincere è sempre bello è gratificante, però da bambini si è più incoscienti, non ti rendi conto del tutto di quello che stai facendo. In Primavera è decisamente". 

È arrivato all’Inter all’età di 7 anni. Cosa rappresenta per lei questa società?
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Per me l’Inter è una famiglia. Qui sono cresciuto e diventato uomo, dal direttore Samaden a tutti gli allenatori che ho avuto in questi anni, sino alle persone che lavorano per il settore giovanile: mi sono stati vicino in ogni momento". 

Tra gli avversari quali colleghi l’hanno colpita?
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Mi piace molto Crisanto della Roma e anche Cerofolni della Juve". 

A chi si ispirava?
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Da bambino l’idolo era Julio Cesar. Purtroppo non sono mai riuscito a incontrarlo. Adesso invece il modello è Handanovic".

Con lo sloveno si è allenato insieme per una settimana. Come è andata?
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Mister Pioli mi chiamò in prima squadra perché c’era una emergenza infortuni, è stata una settimana fantastica. Allenarsi con tutti quei campioni è stato incredibile. Handanovic? Samir è stato eccezionale: mi riempiva di consigli e indicazioni, è una gran persona oltre che un campione. Con noi giovani è stato molto carino e paziente, ci incitava in continuazione. È un perfezionista, cura ed è attento a ogni particolare. Spero di essere riuscito a rubare qualche suo segreto". 

Sezione: Giovanili / Data: Mar 27 giugno 2017 alle 18:28
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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