"Il nostro è un progetto a lungo termine e non risparmieremo sforzi, anche economici, per riportare l’Inter nel gotha mondiale, soprattutto dalla prossima estate, quando saremo liberi dai paletti del fairplay Uefa". Questo il succo del discorso che - secondo la Gazzetta dello Sport - Jindong Zhang avrebbe fatto a tutta la dirigenza nerazzurra nel meeting di ieri (presenti anche Thohir, il vicepresidente Zanetti, il Cfa Gardini, il ds Ausilio, il commerciale, Gandler in primis, il corporate director Williamson, il direttore finanziario Antonello e il senior manager Volpi).

Dei rinnovi in scadenza - tra i quali Gardini e Ausilio - se ne parlerà tra marzo e giugno, quando ci saranno i primi bilanci. Non prima. "Il Ceo invece dovrebbe arrivare a marzo - confida la rosea -. Il riassetto societario non si è certo completato con le dimissioni dell’ad Bolingbroke. Facile che il nuovo organigramma si avrà solo nel giugno prossimo, quando nascerà la vera Inter targata Suning. Thohir potrebbe passare all’incasso cedendo il proprio 31%, anche se dopo tutte le travagliate vicende di campo e panchina degli ultimi mesi il tycoon il suo potere decisionale sul fronte sportivo è ridimensionato. I candidati a succedergli quando lascerà la presidenza sarebbero due. Uno è lo stesso Zhang Steven, che non a caso ha preso casa a Milano, dove starà il più possibile malgrado gli altri impegni da 'Ministro degli Esteri' di Suning. L’altro è Zanetti, sempre presente al fianco della nuova proprietà. Tanto da saltare l’ultima trasferta di Coppa per presenziare all’inaugurazione del nuovo Inter Store, a Nanchino".

Sezione: Focus / Data: Mer 30 novembre 2016 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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