"Ho cominciato a 3 anni nella Institucion Atletica 18 de Julio, club di Fray Bentos (capoluogo del Rio Negro, ndr), la città dove sono nato e lì sono rimasto per 13 stagioni. A 17 anni sono passato al Montevideo Wanderers ma nel dicembre 2013 fui tesserato dal Pescara. In Primavera mi allenava prima mister Federico Giampaolo (fratello di Marco ora conducator blucerchiato) poi mister Oddo e fu lui, quando ci ritrovammo in prima squadra, a riportarmi nel ruolo di play dopo che Baroni mi aveva utilizzato come trequartista. In seguito mi acquistò la Samp, mi lasciò in prestito in Abruzzo per un anno e poi mi portò qui". Lo racconta Lucas Torreira, oggetto del desiderio dell'Inter (ma non solo), intervistato da Tuttosport

Di Giampaolo in Giampaolo, dunque: un segno del destino. 
"Già. Devo molto a Federico, mi ha insegnato tanto. Ma prima di arrivare alla Samp non conoscevo il mio attuale allenatore. Non so se i due abbiano parlato di me, credo sia possibile, resta il fatto che mi sono trovato subito bene in blucerchiato. Ma aldilà della stima che il tecnico mi dimostra, so bene che devo essere all’altezza del compito che mi viene attribuito. Penso di essere cresciuto tanto grazie al lavoro, all’impegno quotidiano e agli insegnamenti dell’allenatore, peraltro, un vero maestro di calcio". 

La Samp, quest’anno, nonostante le cessioni sul mercato pare ancora più forte... 
"Siamo cresciuti tantissimo. Vogliamo sempre migliorare e soprattutto vincere il più possibile. La nostra è una mentalià da grande squadra e cerchiamo di aumentare la nostra convinzione per poterlo diventare. Non so cosa ci manca ancora per essere al livello di chi guida la classifica, ma posso dire che il nostro gruppo ha una fame incredibile. Per capire chi siamo veramente dovremo aspettare ancora un po’, l’importante sarà andare in campo sempre con in testa l’idea di dare e possibilmente ottenere il massimo". 

Alcune big hanno messo gli occhi su di lei. 
"Quando indosso la maglia di una squadra è come se entrassi in una famiglia e il mio primo obiettivo è di dare sempre il massimo. Certo, mi riempie d’orgoglio sapere di piacere ad altre società di primo piano, ma adesso sono concentrato unicamente sulla mia Samp. E poi sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi parlare di future destinazioni. Il mio obiettivo adesso è arrivare il più in alto possibile con questi colori indosso". 

Sezione: Focus / Data: Gio 16 novembre 2017 alle 08:45 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print