Deve ancora scegliere dove continuare la propria carriera, intanto Ezequiel Schelotto oggi ha chiuso definitivamente il proprio legame professionale con l'Inter. Intervistato da Tmw, l'argentino parla anche di questo:

Una scelta, quella di risolvere il contratto, non facile.
"Insieme alla mia famiglia ho deciso di risolvere il mio contratto con l'Inter, con cui avevo due anni. Abbiamo deciso così insieme ad Ausilio e Fassone, non rientravo più nei piani dell'allenatore e quindi non volevo essere escluso dalla squadra. La risoluzione mi dà la possibilità di trovare una squadra in qualsiasi momento".

Quindi, adesso, pronto a tornare in pista.
"Non ho più un procuratore, sono senza agente. Io e la mia famiglia stiamo valutando varie offerte, molte squadre mi hanno contattato tramite persone che fanno da intermediari. Mi sto muovendo così, per trovare la soluzione migliore per il mio futuro. Sto pensando se continuare a giocare in Italia, ho tempo fino al 28 dicembre. Altrimenti troverò altre cose, sono stato contattato per tornare in Argentina e sto pensando. Ma c'è una cosa che vorrei chiarire".

Prego.
"Chi mi vuole deve chiamare me. Non altre persone". 

Poteva andare al Palermo, che è successo?
"C'è stato un sondaggio, ma l'ultimo giorno di mercato il Palermo ha deciso che la rosa andava bene per com'era. E così non abbiamo chiuso la trattativa. Sono rimasto a casa, aspetto una sistemazione. Mancavano poche ore alla fine del mercato, quindi ho fatto la risoluzione". 

Rimpianti per l'esperienza all'Inter?
"Ho giocato soltanto sei mesi, poi mi sono fatto valere a Parma e al Chievo Verona. Avrei voluto qualche possibilità in più come l'hanno avuta in tanti. La gente però ha capito che sono un ragazzo umile, ho dato tutto per la maglia. Magari non ho fatto quello che ci si aspettava, ma se avessi avuto un po' di tempo avrei dimostrato che sarei stato utile all'Inter. Ringrazio i tifosi che mi scrivono su Twitter, loro mi hanno capito. Spero che l'Inter possa fare un grande campionato e tornare a giocare le coppe". 

Al Chievo invece, avrebbe voluto mettere radici.
"Ho fatto di tutto per continuare a vestire la maglia del Chievo. Se altri avessero fatto gli sforzi che ho fatto io, sarei un giocatore del Chievo Verona. Dall'ultimo giorno che sono stato al Chievo non ho più sentito nessuno della dirigenza, ma è acqua passata. Sono consapevole di essermi comportato bene. Magari gli altri non hanno fatto allo stesso modo".

Sezione: Focus / Data: Sab 05 settembre 2015 alle 00:41 / Fonte: Tmw
Autore: Redazione FcInterNews.it
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