Contestualmente all'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il tecnico dell'Inter Stefano Pioli ha parlato anche ai microfoni di CorriereTV, spiegando in primo luogo cosa vuol dire essere allenatore della squadra di cui si è tifosi: "Cosa cambia? Professionalmente non dovrebbe cambiare nulla, perché competenza e partecipazione sono le stesse. Ma qualcosa in più emotivamente c'è; si prova ancora più passione in quello che si fa. I colori nerazzurri sono quelli che mi hanno attirato da piccolino e avere la responsabilità di allenare questa squadra è un'emozione in più".

L'Inter dà l'impressione di correre di più; c'è un allenamento specifico o è il gioco più dinamico? "Abbiamo portato il nostro metodo di lavoro, che richiede tanta intensità nel quotidiano e che cerchiamo di trasformare in partita. La condizione è migliorata, così come credo siano migliorate certe situazioni sul campo. Ciò fa sì che la squadra sia più squadra in ogni situazione". Di Pioli si apprezza anche il lavoro psicologico nei confronti di alcuni giocatori come Geoffrey Kondogbia: "Il lavoro più difficile e gratificante è quello di entrare nella testa dei giocatori. Ho sempre ritenuto i giocatori dell'Inter molto forti, allenandoli la mia convinzione è diventata più grande perché li ho potuti tastare e ho visto che hanno qualità importanti". 

Pioli è stato scelto al termine di una serie di colloqui con altri tecnici. C'è stata una domanda particolare? "I colloqui sono cose normali, che ho sempre avuto durante le trattative; la cosa diversa era la necessità di qualche interprete in più visto che si parlava cinese, inglese e italiano. Ma le situazioni sono le stesse che si verificano in ogni società". Ma Pioli rifarebbe la polemica post-Juve? "Non ho fatto polemica, ho solo detto le cose che erano successe sul campo, dove sono arrivate decisioni in direzione contraria. Io ho detto le cose che ho sentito sul momento, credo che le polemiche sono state successive e che le immagini messe in onda non siano immagini veritiere; quello che conta è ciò che si vive sul campo". In chiusura pronostico sulla vincente della Champions: "Ci sono squadre molto accreditate come Bayern Monaco, Psg e Real Madrid. Ma credo che anche la Juve abbia un organico che possa competere a questi livelli". 

Sezione: Focus / Data: Gio 23 febbraio 2017 alle 23:33
Autore: Redazione FcInterNews.it
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