HANDANOVIC 6 - In pratica, al netto del gol subito nel finale su cui non ha particolari responsabilità, non deve compiere alcun intervento degno di nota. Solo alcune uscite con i piedi fuori area e in presa alta.
D'AMBROSIO 7,5 - Mettiamo da parte qualche cross di troppo gettato alle ortiche che rischierebbero di inficiarne il giudizio. L'esterno di Caivano decide di estraniarsi dai fischi che qualcuno del pubblico gli fa arrivare e svolta la partita con un assist e un gol. Agli episodi da tabellino aggiunge una prestazione difensiva solida, che culmina col salvataggio su Rizzo.
MIRANDA 7 – Dunga è in tribuna, ma non deve neanche prendere appunti perché sa con chi ha a che fare. Giganteggia nella sua zona di competenza e dà la scossa ai compagni salendo palla al piede quando tutti si guardano con fare interrogativo. Cerca persino il gol di tacco, forse su suggerimento di Mancini che nel campo qualcosa l'ha fatta.
JUAN JESUS 6 - Non benissimo, soprattutto nel primo tempo, quando legge male un paio di lanci bolognesi dalle retrovie e costringe il pacchetto arretrato, Handanovic compreso, ad affannosi recuperi. Meglio nella ripresa, quando gli ospiti si stabilizzano nell'area nerazzurra.
NAGATOMO 6 - Nel primo temo è un pendolino che, ben coadiuvato da Perisic, mette in crisi l'area destra del Bologna. Nella ripresa, spostato assieme al croato sull'altro versante, perde spinta e commette anche qualche errore difensivo che potrebbe costare caro, come il buco su Giaccherini a cui rimedia grazie a Medel.
MEDEL 7 - Se il Bologna fatica a far girare rapidamente il pallone è per il suo pressing sfrenato sui portatori di palla. Quando l'Inter sale il suo rimorchio è una costante e ogni tanto si toglie lo sfizio di distribuire il pallone a più di 5 metri. Fantastico quando si materializza al fianco di Giaccherini che già stava prendendo la mira davanti ad Handanovic.
BROZOVIC 6,5 - L'anima tecnica del centrocampo, anche dopo il cambio tattico. Sa di avere più responsabilità e cerca spesso la giocata sopra la media. Senza tuttavia far mancare il solito apporto di corsa e sacrificio. Nella ripresa cala vistosamente e la manovra ne risente, ma non esce mai dalla partita.
EDER 6 - Torna casualmente nella posizione che preferisce dopo il k.o. di Icardi e da quel momento inizia la sua interpretazione doriana del ruolo: sponde, corsa, scambi veloci e gioco spalle alla porta. Prende ovviamente un sacco di botte ma le assorbe. Però in zona gol si limita a un'inzuccata fiacca ed è troppo poco (DALL'88' MURILLO SV).
LJAJIC 5,5 – Più fumo che arrosto, è una di quelle serate in cui Mancini gli darebbe un cazzotto. Il tecnico si limita a sostituirlo a metà ripresa, dopo averne constatato le difficoltà a trovare un  ruolo da protagonista della partita. Un paio di spunti interessanti e un palo scheggiato nel suo bilancio (DAL 70' PALACIO 6,5 – Il suo ingresso ha l'effetto di una dose di caffeina nelle vene della squadra. Rispetto a Ljajic sa benissimo dove muoversi e sembra conosca già quello che sta per succedere. Pura intelligenza calcistica).
PERISIC 7,5 - Nel primo tempo è un'ira di dio, traina Nagatomo e terrorizza Mbaye. Non a caso è da quella fascia che nascono le azioni più pericolose dell'Inter. Dribbling, conclusioni, appoggi contro tempo: sta bene e si vede. Nella ripresa passa a destra e perde qualcosa, poi Mancini si ravvede e, hoplà, arriva persino il gol.
ICARDI S.V. - La sua partita dura solo 6 minuti. Sfortunatissimo (DALL'11' KONDOGBIA 5,5 - Nonostante la spada di Damocle della diffida gioca senza paura e rischia persino qualche tackle al limite. Attento in fase di copertura, si mette in mostra anche nell'altra metà campo. Poi rovina tutto mandando in gol il Bologna con un errore tecnico).
ALL. MANCINI 6,5 - Perde il suo puntero dopo 6 minuti e decide di cambiare tatticamente la squadra, interpretandola anche nel modo giusto perché i suoi creano tanto ma non finalizzano (sai che novità). A un certo punto inverte gli esterni e la squadra ne risente, perché entra in campo nella ripresa con un piglio timido e concede campo al Bologna. Poi manda in campo Palacio e ottiene la scossa in cui sperava.

BOLOGNA: Mirante 6, Mbaye 5,5 (dal 58' Zuniga 6), Maietta 6, Gastaldello 6,5, Masina 6, Donsah 6 (dal 77' Brienza 6,5), Diawara 6, Taider 5,5, Giaccherini 5,5, Destro sv (dal 17' Floccari 5,5), Rizzo 5,5. All. Donadoni 5,5

ARBITRO: CALVARESE 6 - Nella sua fedina penale non si riscontrano errori gravi. Solo qualche sbavatura che strappa i vaffa dei giocatori, due dei quali (Medel e Palacio) puniti col giallo. Cartellino che tendenzialmente ha tenuto nel taschino.
ASSISTENTI: Posado 6 – Schenone 6
ASSISTENTI DI PORTA: Irrati 6 – Pairetto 6

Sezione: Pagelle / Data: Sab 12 marzo 2016 alle 22:51
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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