HANDANOVIC 5,5 - Serata quasi da spettatore, con tre reti sul groppone contro avversari semisconosciuti. A sua discolpa il fatto di trovarsi davanti una retroguardia formato gruviera, in cui emergono più le distrazioni che le capacità. Però lo sloveno fa poco per opporsi al fato.

D'AMBROSIO 5 - Fumoso e distratto, sulla sua fascia soffre le incursioni di M. Kadlec e Holzer e nonostante la buona volontà la sua fase offensiva è pressocché nulla. Parte integrante di un quartetto arretrato da mettere dietro la lavagna, è il primo fatto fuori da De Boer (DAL 56' ANSALDI 5,5 - Parte bene, con la giusta vitalità. Cerca il fondo campo e aggredisce gli spazi. Poi si adegua al livello dei compagni).

RANOCCHIA 4,5 - Il vantaggio dello Sparta nasce da un suo rilancio impreciso. Nel gioco aereo si fa rispettare, però come spesso gli succede palla a terra (e lo Sparta la alza poco) va in affanno. Paga anche qualche errore di posizionamento, così come l'essere al centro di un pacchetto sperimentale. L'espulsione è solo l'ultimo episodio della sua serata storta e spegne le residue speranze dell'Inter.

MURILLO 5 - Esce male sull'avversario nell'azione del vantaggio e poco dopo pasticcia e rischia un'altra frittata. L'approccio alla gara è da censurare e poco importa se riesce a evitare con un bel guizzo il possibile 3-0 anticipando il solito Kadlec. Troppi gli errori tecnici che a certi livelli si pagano. La schiena è l'ultimo dei suoi problemi.

MIANGUE 5 - Dopo i complimenti post-Bologna, il balzo indietro in Europa. Timido e impacciato, non riesce a entrare in partita e soffre le incursioni di Cermak e di Dockal, quando il secondo si sposta a destra. Neanche in fase offensiva riesce a essere palpabile.

GNOUKOURI 5 - Dovrebbe essere il cervello della mediana a due, l'alfiere tecnico di Banega per dare raziocinio alla manovra. Invece a tratti sembra una barca a vela abbandonata alla tempesta di color granata, incapace di arginarla. Anche la fase offensiva lo vede protagonista più di imprecisioni che di giocate ordinate, il suo punto di forza (DAL 70' ICARDI 6 - Al suo attivo la partecipazione all'unico gol dell'Inter, un colpo di testa centrale e un assist non sfruttato da Eder. In 24 minuti è stato più utile alla causa di tanti dei suoi compagni).

FELIPE MELO 5 - Se sua intenzione era convincere De Boer di meritarsi fiducia anche in campionato, diciamo che l'obiettivo è fallito. Troppo lento di testa e di gamba, viene sistematicamente tagliato fuori dai rapidi scambi dei padroni di casa. Il gol di Kadlec porta anche la sua firma: goffo l'intervento in chiusura.

CANDREVA 6 - Nel deserto cerca di rifornire i compagni di palloni invitanti però dall'altra parte dell'arcobaleno non trova nessuno pronto ad approfittarne. De Boer lo tira fuori dalla contesa perché contro la Roma lo vuole in salute (DAL 63' PERISIC 5,5 - Non dà il cambio di marcia sperato, pur avendone tutte le credenziali).

BANEGA 5 - Inizia con un passaggio avventato che concede a Kadlec la prima occasione. Spiace dirlo, ma è l'immagine della sua serata. Predica, non benissimo, nel nulla perché pochi compagni gli dettano il passaggio. E lui stesso si muove con la titubanza di chi deve attraversare un corridoio pieno di uova.

EDER 5,5 - Mezzo voto in più per la partecipazione attiva all'azione del momentaneo 1-2. Ma la classica rondine che non fa primavera. Poco coinvolto nel gioco, non trova spazi tra le maglie ceche almeno fino all'88', quando si divora a tu per tu con Koubek il possibile 2-3. 

PALACIO 6 - La sua principale responsabilità è farsi pescare costantemente in posizione irregolare. Tre volte solo nel primo tempo, troppe per uno con la sua intelligenza calcistica. La stessa che lo porta a intuire l'opportunità di approfittare di un pasticcio dello Sparta e firmare l'1-2. Unico guizzo di una serata complicata.

ALL. DE BOER 5 - Due partite in Europa, due brutte figure. Va bene che ha poca scelta e domenica si va a Roma, però l'immagine del club in campo internazionale ne risente. Così come le speranze di qualificazione, oggi complicata più che mai. L'approccio della squadra è purtroppo il solito: molle e presuntuoso. E gli interpreti non gli restituiscono quello che si aspetta. Ma queste decisioni le ha prese lui. Il secondo gol merita una severa punizione per tutti domani ad Appiano Gentile.

 

SPARTA PRAGA: Koubek 6, Karavaev 6, Holek 6,5, Mazuch 6,5, M. Kadlec 6,5 (dal 73' Pulkrab 6), Frydek 6,5 (dal 66' Julic 5,5), Sacek 6, Cermak 6,5 (dall'87' Lafata sv), Dockal 6,5, Holzer 6,5, V. Kadlec 7,5. All. Holoubek 7

 

ARBITRO: DIAS 6,5 - Direzione europea, con pochi fischi ma tutti giusti. Dopo aver resistito alla tentazione nel primo tempo, inizia a estrarre a manetta cartellini gialli (due a Ranocchia). Ma c'è poco da lamentarsi, non commette errori. L'unico è quello da attribuire a Tavares sul primo gol dello Sparta.

ASSISTENTI: Tavares 5,5 - Soares 6,5

ASSISTENTI ADDIZIONALI: Miguel 6 - Martins 6

Sezione: Pagelle / Data: Gio 29 settembre 2016 alle 21:05
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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