Nuove parole di Roberto Mancini direttamente dalla sede del Corriere della Sera, stavolta più focalizzate sul tema del Fair Play e con qualche risvolto a tinte nerazzurre:

Il Fair Play è stato uno dei temi centrali della tua carriera.
"Sono stato fortunato perché ho trovato maestri e allenatori che mi hanno insegnato le cose giuste, in primis i genitori".

Nel 2017 sembra un tema strano da trattare.
"Quando ci sono tanti interessi si fa fatica, ma lo sport non dovrebbe essere così. Lo sport è maestro di vita ma bisogna fare attenzione".

Il caso Muntari a cosa ti fa pensare?
"Non so, non ero lì. Può capitare ovunque ogni settimane. Le persone non intelligenti sono dappertutto".

Ma in questo ambiente è difficile essere leali e corretti?
"No, se uno è perbene è perbene, se uno non è corretto vuol dire che non è perbene".

Sei andato via dall'Inter in punta di piedi dicendo che la squadra aveva delle potenzialità che era un peccato non sfruttare.
"Io non voglio parlare dell'Inter, ho fatto un paio di interviste e le cose che ho detto sono state travisate o messe in risalto in modo negativo. Io non voglio parlar male dell'Inter, le devo tanto e sono un grande tifoso. Spero che le cose vadano bene e penso che la squadra sia ottima".

Si è parlato di un possibile ritorno se cambiassero le cose, è possibile?
"Non è il posto ideale per parlarne".

Se ti chiamasse il Milan diresti no?
"Come ho detto prima senza cose reali non se ne può parlare".

Ti dispiace per un'Inter così?
"Certo che mi dispiace, perché ho lavorato con i ragazzi, ci mettono il massimo impegno ma purtroppo nel calcio bisogna anche accettare le sconfitte più dolorose".

Sezione: Focus / Data: Mer 10 maggio 2017 alle 17:52
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print