Terapie e non solo. Juan Jesus approfitta di un po' più di tempo a disposizione per parlare, ancora una volta, con tutti i tifosi nerazzurri attraverso le telecamere di Inter Channel durante la puntata in onda questa sera, dalle ore 21, di "Inter Nos". Un infortunio, che proprio non voleva, ma che accetta con serenità: "Succede, è il mio lavoro, prendo quello che mi è capitato come un'esperienza di vita. Non mi era mai capitato nella mia vita di avere un infortunio, né piccolo né grande, ma sono tranquillo, sto lavorando e sto facendo le terapie per tornare nel migliore modo possibile. Ringrazio tutta la squadra, mi hanno chiamato tutti per sapere come stavo, erano dispiaciuto per il mio stop, tutti i miei compagni mi sono stati vicini".

Davanti alle immagini della partita giocata dall'Inter contro il Bologna e il momento del fallo commesso da Lazaros, il difensore riflette: "Non le avevo ancora viste, ma è l'avversario che mi è venuto sopra, io provavo a calciare ma lui mi è venuto sopra. Ho sentito subito che si trattava di qualcosa di grave, non piangevo per il dolore ma perché pensavo mi fossi rotto il crociato o il menisco. Poi ho camminato un po', ho provato a correre ma ho pensato che non potevo rischiare perchè poi magari in un contrasto successivo mi sarei rotto tutto quindi sono uscito subito, grazie a Dio non è qualcosa di bruttissimo. Se mi opero? No perché è solo il collaterale e può andare a posto da solo, devo tenere il tutore per un mese e dopo si vedrà. Con il tutore sembro Robocop, lo devo tenere 24 ore su 24, lo tolgo solo per fare le terapie e fare una doccia".

Il giovane brasiliano poi continua la sua chiacchierata, tornando sulla sfida del Marassi: "Giocare sul campo della Sampdoria è sempre dura, nel secondo tempo abbiamo fatto meglio e se non ci fosse stato Samir, che è un portiere fortissimo, la partita sarebbe stata diversa. Abbiamo vinto bene e adesso pensiamo al Parma, un'altra partita dura ma i ragazzi sicuramente saranno pronti, andremo li per vincere e l'Europa League sarà più vicina".

Ma chi è il giocatore più espansivo del gruppo? "Secondo me sono proprio io, perché ho un buon rapporto con tutti e scherzo con tutti, anche con chi è più timido come Samir o Palacio. Ma credo sia un casino positivo perché serve al gruppo. Anche adesso sono sempre lì, solo che non vado a vederli sul campo perché altrimenti mi viene voglia di allenarmi. Pesante star fuori? Un po', ma sono tranquillo, devo pensare a riprendermi il prima possibile".

"La persona con cui ho il rapporto più stretto da quando sono arrivato è Kovacic, prima era Coutinho, poi Cou è andato via e siamo rimasti noi due - continua Juan Jesus -. Mateo timido? Si, un po' in confronto ad altri, ma nello spogliatoio ride e scherza, soprattutto quando c'è Nagatomo...(sorride, ndr). In campo lui è tranquillo: può sembrare che dorma, ma poi altro che dormire...".

Si parla anche del prossimo Mondiale in Brasile: "Ho sempre pensato prima a fare bene nell'Inter. Se poi il Ct mi avesse chiamato sarei stato contento, ma va bene comunque. Ho ancora tempo. Io sono tranquillo perché ho sempre provato a fare il meglio possibile in questa squadra. La Nazionale è un bonus di quello che fai in squadra".

Sul motivo per il quale l'Inter abbia perso dei punti durante alcune partite nel corso della stagione: "E' difficile dire il perché, noi siamo lì per fare il meglio possibile. Purtroppo dall'altra parte ci sono altri undici giocatori e nel campionato italiano non puoi sbagliare mai perché anche un piccolo errore, come quelli che ho fatto anche io, può costare tanto. Credo che non si possa sbagliare mai. L'avversario più tosto in questa stagione? La Juventus, sicuramente, e secondo me anche il Cagliari è una squadra che non mi aspettavo così forte: abbiamo sprecato un'occasione in entrambe le partite. Contro di loro abbiamo fatto più fatica a giocare".

Il sogno di vincere lo Scudetto: "Il mio sogno è di vincere non solo il campionato, ma anche riportare l'Inter il più in alto possibile, di fare il massimo"

Sezione: News / Data: Mer 16 aprile 2014 alle 19:30 / Fonte: InterChannel
Autore: Christian Liotta
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