L'Inter potrebbe diventare tutta di proprietà cinese. La conferma - dopo la bomba sganciata nella serata di ieri da La Stampa - arriva dalle colonne di Tuttosport, che spiega come la trattativa in corso fra Erick Thohir, Massimo Moratti e il Suning Commerce Group potrebbe non essere "ridotta" alla sola cessione di una quota di minoranza del 20-30% con aumento di capitale dedicato (fra i 60 e gli 80 milioni) e conseguente erosione delle quote dei due attuali azionisti (Thohir dal 70% al 54-53% e Moratti dal 29,5% al 6,5-7,5%), ma potrebbe vedere andare in scena una scalata completa nel club da parte del colosso asiatico degli elettrodomestici. 
Dal novembre 2016 in poi - si legge sul quotidiano torinese - potrebbe accadere di tutto, tanto che, secondo le indiscrezioni proveniente dalla Cina, il SCG sembra intenzionato a mettere sul piatto un'offerta di quelle difficilmente rifiutabili: l'Inter sarebbe valutata intorno ai 600 milioni, debiti compresi. Così facendo i cinesi andrebbero a coprire i debiti, il prestito chiesto due estati fa da Thohir alla banca Goldman Sachs anche per il rifinanziamento (230 milioni totali, da settembre l'Inter dovrà pagare rate trimestrali da 3 milioni fino alla maxi rata finale di 184 milioni nel 2019) e verrebbe addirittura data una sorta di buonuscita al numero uno nerazzurri di quasi 100 milioni. 
Ma Thohir cosa intende fare? Per ora, va avanti per la sua strada e non pensa a cedere il club. ET vuole sicuramente chiudere l’operazione con il Suning per l’ingresso come socio di minoranza, ma è chiaro se davvero il SCG mettesse sul tavolo una simile offerta, l’imprenditore, farebbe fatica a dire di no.  


 

Sezione: Focus / Data: Mar 31 maggio 2016 alle 08:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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