L'edizione odierna de Il Tempo si concentra sulla questione Fair Play Finanziario legata a Roma e Inter. A breve, la UEFA tornerà a giudicare, ma la società giallorossa si è molto avvicinata alla promozione totale. Infatti, i ricavi allo scorso 30 giugno sono saliti a circa 214 milioni di euro, con una perdita che si è ridotta da -38 a -14 milioni di euro. Inoltre, il deficit del bienno 2014-2016 è di 52 milioni, contro i 30 imposti dalla UEFA, ma a essi vanno tolte le spese considerate "virtuose", come gli investimenti sul settore giovanile e i costi per lo stadio. Pallotta, quindi, si aspetta di pagare al massimo l'intera multa da 6 milioni di euro (2 già pagati, altri 4 "congelati") senza incorrere in ulteriori sanzioni; tutto ciò, a patto che raggiunga il pareggio del bilancio nel 2018.

Discorso diverso per l'Inter, il cui vero problema è nell'esercizio in corso. La UEFA impone ai nerazzurri di non realizzare altre perdite da quest'anno, ma l'Inter ha speso molti soldi per il calciomercato (vedi gli acquisti di Joao Mario e Gabigol). Pertanto, o Suning porta sponsor (non correlati alla proprietà) per decine di milioni, o realizza plusvalenze entro giugno 2017, altrimenti la Beneamata rischia un'altra stangata.

Sezione: Focus / Data: Sab 01 ottobre 2016 alle 16:40 / Fonte: TMW
Autore: Redazione FcInterNews.it
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