Mesi di duro lavoro dopo l'addio al Santos, protetto da chi gli vuole bene (staff, amici e parenti portati a Miano) dalle critiche più aspre e spesso prevenute. Gabriel Barbosa aspettava il gol e quello che ha deciso la sfida del Dall'Ara ha tutta l'aria di essere una rete spartiacque per la carriere in nerazzurro del brasiliano. "Alla Pinetina ha trovato chi lo apprezza sul serio, lo sorregge nei momenti di sconforto - spiega la Gazzetta dello Sport -. Joao Mario è come un fratello maggiore: fuori dal campo è la guida spirituale per seguire una vita regolare. Ciò che gli chiede l’Inter in fin dei conti. Non solo perché lo ha pagato 29,5 milioni garantendogli uno stipendio da 3 milioni abbondanti all’anno. Ma perché per lui questa è la strada che lo porterà a svoltare professionalmente. Era stato calcolato che il primo anno avrebbe avuto delle difficoltà. Il prossimo sarà quello delle prime verità, ecco perché è rimasto qui a gennaio senza cedere alla tentazione di scendere di livello pur di giocare. A Milano non cede nemmeno alle tentazioni di sfruttare le attrazioni della città notturna. Solo qualche cena in gruppo ogni tanto, non solo con Joao Mario, ma anche con Eder e Miranda (senza scordare Felipe Melo fino a quando è rimasto all’Inter), gli altri suoi punti di riferimento. Molto legato alla sorella".

Sezione: Focus / Data: Mar 21 febbraio 2017 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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