Gabriel Jesus è stato l'oggetto del desiderio di quasi tutte le big in estate, tra cui l'Inter. Alla fine, però, a spuntarla è stato il Manchester City, che lo ha lasciato per 6 mesi in prestito al Palmeiras. "È stata una decisione complessa, ma alla fine ha prevalso la mia voglia d’imparare - dice l'attaccante brasiliano a Extra Time -. È stata determinante la presenza di un tecnico come Guardiola e la grandezza di un club come il City. Ed è stata decisiva la chiamata e la conversazione con Guardiola, sono contento di poter lavorare con lui".

È affascinato dalle sue idee tattiche?
"Sì, non lo conosco personalmente, ma per telefono mi ha trasmesso sicurezza riguardo al progetto. La mia vita è sempre stata un progetto: pianifico tutto, mi piace fare le cose in modo preciso per non correre rischi. Il City mi ha spiegato il progetto, mi è piaciuto e ci ho creduto".

C’era un forte interesse delle italiane, fra cui Inter e Juventus. Lei che ama la tattica avrebbe potuto scegliere l’Italia e la Serie A.
"Ma io tifo Milan (ride). No, come dicevo prima, ha pesato il fattore Guardiola. Ho ricevuto consigli da persone che hanno lavorato con lui e da altri che hanno giocato negli altri club interessati al mio acquisto, ho valutato e poi scelto il City".

Lascerà il Palmeiras, dov’è idolo della tifoseria, per approdare al City, in cui sarà uno fra i molti talenti. Non ha paura del fattore ambientale?
"Non mi spaventa per nulla, la mia vita è sempre stata piena di sfide. Questa è la più grande, ma le migliori battaglie sono affidate ai migliori guerrieri. Darò il massimo, rispettando l’opinione del tecnico, cercando di perfezionarmi e adattarmi rapidamente. Sarà un piacere".

Sezione: Focus / Data: Mar 27 settembre 2016 alle 09:00 / Fonte: Extra Time
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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