Il CEO del Milan, Marco Fassone, ha risposto alle domande dei tifosi tramite i social rossoneri. Ecco qualche passaggio.

Sullo scenario dopo l'incontro con la UEFA - "C'è un tiepido ottimismo. Abbiamo preparato un dossier per la UEFA con i nostri conti e i nostri programmi. Spero che si basino su numeri e progetti seri. Lo scenario possibile? Il peggiore è che la UEFA ci dica che non è convinta dei nostri numeri e che ci rimandi a primavera per ulteriori discussioni. Lo abbiamo fatto per ragioni economico-finanziarie, se non dovessimo centrare la Champions non succederà assolutamente niente. Spero di arrivare in Champions, ma se non dovesse arrivare non ci sarebbero problemi per il Milan".

Su cosa manca al Milan - "Manca certamente qualcosa, inutile negarlo. Le squadre davanti sono andate più forte del previsto, noi invece un po' più piano. Mi auguro di migliorare e che qualcuna di quelle davanti possa rallentare un po'. Credevamo che per arrivare al quarto posto servissero 71-72 punti. Siamo 3-4 punti sotto la tabella che ci eravamo prefissati, ma le squadre davanti stanno andando fortissimo. Per questo magari servirà qualche punto in più per il quarto posto".

Su Montella - "C'è fiducia. Lo abbiamo seguito, sappiamo come lavora. E' una nostra scelta e ha la nostra fiducia, siamo certi che arriveranno i risultati".

Sullo stadio - "Il nostro stadio è straordinario, ma nel medio periodo non permetterà di raggiungere risultati economici importanti. Negli altri paesi dagli stadi incassano 100 milioni all'anno, noi 20. Qualcosa dovremo fare, serve uno stadio solo per il Milan. Poi se sarà San Siro o un altro ancora non lo so. Questa strada è abbastanza tracciata".

Sulle differenze fra i presidenti italiani e quelli stranieri - "Professionalmente mi sento fortunato, ho trovato proprietà e presidenti diversi che mi hanno fatto crescere. Questa è la situazione più anomala, c'è una proprietà meno presente e meno visibile. In Inghilterra per esempio non sanno quasi mai chi è il presidente della società perché è tutto in mano ai manager. La proprietà, con me, è presente tutti i giorni, quotidianamente. Se siamo bravi si può davvero lavorare bene".

Sulla partita che vorrebbe rigiocare - "Ce ne sono alcune. Se ne devo scegliere una dico il derby, abbiamo fatto un bellissimo secondo tempo ed è stata una mazzata. Almeno quei 45 minuti vorrei rigiocarli".

 

Sezione: Focus / Data: Gio 16 novembre 2017 alle 16:34 / Fonte: tmw
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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