'Il mercato ai tempi del dal Fair Play Finanziario': questo il titolo che campeggia sulla locandina della campagna mercantile estiva 2015 dell'Inter, con la società nerazzurra che ha dovuto, attraverso abili operazioni di architettura finanziaria, far fronte alle imposizioni severe della Uefa. Ecco tutte gli 'escamotage' che il club di Erick Thohir ha messo in campo per avere il bilancio in equilibrio, come riportato da Calcio & Finanza: "Il primo mandato del presidente è stato posticipare al prossimo anno una parte degli investimenti. Dalle casse del club sono usciti 79,5 milioni di euro, con un impatto sul prossimo consuntivo di 68,9 milioni: in particolare, oltre ai 30 del caso già citato di Kondogbia, pesano i 15 per Perisic, al termine di un tira e molla durato un’intera estate. Ma se si guardano nel dettaglio alcune operazioni, si scopre ad esempio che alcuni giocatori come Miranda e Jovetic siano arrivati in prestito con riscatto. Una formula già sperimentata da Piero Ausilio nei casi di Shaqiri e Brozovic: il giocatore arriva subito e il conguaglio per il riscatto viene pagato nella stagione successiva. Ecco che così verranno slittati i 9,5 milioni per il difensore ex Atletico Madrid e il 12 per Jovetic. A questi vanno aggiunti gli eventuali 11 milioni che l’Inter potrebbe decidere di esercitare per prelevare il serbo Ljaijc a titolo definitivo dalla Roma e per il quale al momento sono staio spesi 1,75 milioni per il prestito. Il secondo mandato dato da Thohir al management è stato quello relativo ai bonus: farli scattare solo se si raggiungono determinati risultati sportivi. Un metodo seguito non solo dall’Inter, ma fondamentale per i nerazzurri per l’equilibrio dei conti. Anche qui, conta tantissimo arrivare in Champions: non solo si ci si mette in tasca 12 milioni per la sola qualificazione (leggi la tabella di Calcio&Finanza con i nuovi premi Uefa), ma si possono così onorare con più facilità i premi aggiuntivi da versare alle squadre cedenti, che vista la congiuntura economica accettano sempre più questo tipo di formula. Ecco che allora l’Inter, a livello di bonus, si ritroverebbe a pagare nel caso di raggiungimento di risultati sportivi 5 milioni più al Monaco per Kondogbia, 2 milioni in più all’Atletico Madrid per Miranda e 4 in più al Wolfsburg per Perisic. Per quanto riguarda il mercato in uscita, a spiccare è ovviamente la cessione di Kovacic al Real Madrid, grazie alla quale l’Inter è riuscita a realizzare una plusvalenza di 27,17 milioni di euro, con un impatto positivo di 33,13 milioni di euro sul bilancio. Si tratta del risultato che più di tutti ha permesso al club di tenere il saldo del meracto in equilibrio: nonostante le cessioni di altri 5 giocatori (Shaqiri, Kuzmanovic, Mbaye, Botta e Duncan), le plusvalenze realizzate non sono state all’altezza di quella generata dalla vendita del croato. Va inoltre messa in conto una minusvalenza: quella di Hernanes, che con la sua cessione a 11 milioni genera un -2,33 milioni di euro: un dato compensato però dal risparmio sull’ingaggio di 6 milioni, per un impatto positivo complessivo sul bilancio di 8,11 milioni di euro. In totale, l’Inter ha risparmiato ingaggi per 29,7 milioni, per plusvalenze complessive di 37,34 milioni a fronte di 77,42 milioni incassati. In ultima analisi, i conti potranno migliorare un po’ grazie alla cessione di Ricky Alvarez al Sunderland, sul quale dovrebbe intervenire la Fifa per dirimere la questione relativa al riscatto, che i Black Cats non vogliono esercitare. In caso di sua cessione, l’Inter incasserebbe 11 milioni totali, raddrizzando il saldo entrare/uscite a +8,8 ma lasciando comunque in negativo le voci su maggiori ammortamenti e ingaggi: ecco perché, ancora una volta, la qualificazione alla Champions diventa l’obiettivo principale del club". 

Sezione: Focus / Data: Mar 01 settembre 2015 alle 16:13
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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