Doccia fredda per Roberto Mancini, che aveva messo Cerci in cima alla sua lista delle preferenze per il mercato di gennaio. E allora ecco che rabbi a e frustrazione hanno preso il sopravvento nell'animo del tecnico nerazzurro, che però intende avere delle risposte immediate dal mercato. Questo è il punto della situazione fatto oggi dal Corriere dello Sport, che delinea uno scenario complesso anche in virtù dell'indagine Uefa in materia di FPF. "Mancini voleva partire domani per Marrakech con la certezza di avere a disposizione un primo innesto già per il nuovo anno - si legge -. Dovrà ancora attendere, invece. Ma è chiaro che, approfittando di un a questo punto scontato vertice da tenere proprio in Marocco, ribadirà la necessità di ottenere il prima possibile rinforzi, in modo da lanciare rapidamente l'obbligatoria rimonta in campionato per poter inseguire fino in fondo il terzo posto. Podolski, a questo punto un altro esterno destro al posto di Cerci, ma anche uno o due rinforzi a centrocampo (argomento affrontato a parte), e magari un "sostegno" in più per la difesa, con Nastasic come principale oggetto dei desideri e Murillo del Granada più facilmente raggiungibile. Inutile nasconderlo, in queste settimane Mancini non si è trattenuto nelle sue richieste. Ma ha in mente un'idea di squadra e intende, per quanto possibile, inseguirla. Sa anche però che accontentarlo per la società di corso Vittorio Emanuele è un compito tutt'altro che semplice. Il problema, infatti, è che le sue necessità rischiano di andare in conflitto con i margini di manovra ridotti a disposizione della dirigenza, diretta conseguenza della situazione finanziaria del club. Si sta tentando una complicata risalita, i primi riscontri sono positivi, ma i conti restano in rosso. E, a complicare ulteriormente la situazione, c'è l'indagine dell'Uefa ancora in corso, i cui risultati arriveranno solo a primavera. Ecco perché Ausilio si sta muovendo, tentando di mettere in piedi esclusivamente prestiti. Una formula differente, in particolare anche un unico acquisto a titolo definitivo, comporterebbe quasi certamente una multa da parte dell'organismo europeo. Per l'Inter si tratta di un vero spauracchio, una sorta di spada di Damocle, a cui non si può sottrarre. La speranza, infatti, è ancora quella di cavarsela con un "warning" oppure anche con una semplice riduzione della lista Uefa per la prossima partecipazione alle Coppe. Una sanzione pecuniaria, invece, sarebbe come un'altra perdita a cui fare fronte". 

 

Sezione: Focus / Data: Dom 28 dicembre 2014 alle 08:45 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print