In tema di ex, il Corriere dello Sport odierno intervista una leggenda nerazzurra, un giocatore che con la maglia dell'Inter ha scritto la storia. Trattasi di Giuseppe Bergomi che, in vista del derby di questa sera, analizza il momento di Milan e Inter.

Che derby si aspetta? 
"L’Inter con Mancini è alla prima gara, mentre il Milan è la squadra più brava di tutte nelle ripartenze. Può succedere di tutto". 

Che partita imposteranno secondo lei i rossoneri? 
"Difesa e ripetenze. Inzaghi ha dimostrato che la sua formazione dà il massimo facendo questo tipo di calcio".

Quali saranno invece le mosse di Mancini?
"Bisogna dargli il tempo di lavorare. Il Mancio ama avere un centrocampo fisico e magari proverà a trasformarlo in un vantaggio". 

Il giocatore chiave di Inzaghi sarà... 
"Dico Menez che con il suo estro può accedere il match. In realtà l’elemento chiave per schemi di Inzaghi è Bonaventura. Sa fare tutto: attacca, difende e dà equilibrio alla squadra. Non è un caso che fosse assente nel ko contro il Palermo. E’ bravo a leggere ogni situazione".

Mancini invece su chi deve puntare? 
"Sul talento di Kovacic o sulla fisicità di Guarin". 

Quale mossa tattica si aspetta da Inzaghi? 
"Difesa bassa e contropiede per ribaltare il gioco e prendere scoperta un’Inter che proverà a palleggiare". 

E da Mancini? 
"Grande attenzione sui calci piazzati in fase offensiva. Non gli sarà sfuggito che su angoli e su punizione il Milan è vulnerabili. Ecco il perché del centrocampo fisico". 

Il Milan ha fatto bene a scommettere su Inzaghi? 
"E’ giovane e va lasciato lavorare, crescere e commettere anche errori. Adesso è prematuro dare dei giudizi, ma può far bene".

Thohir ha puntato forte su Mancini. Giusto? 
"Ha preso il miglior allenatore italiano che lavorava all’estero insieme ad Ancelotti e Spalletti. Mancini ha un’esperienza straordinaria e questa può essere la mossa che farà 'girare' la stagione dell’Inter. Ho sempre cercato di difendere Mazzarri anche perché non pensavo che la società avesse la forza di prendere uno come Mancini. Ma visto che questa forza ce l’aveva, probabilmente era meglio cambiare prima". 

Un consiglio ai protagonisti per battere la tensione? 
"Io non vedevo l’ora di uscire dal tunnel e di giocare, anche se non avvertivo particolarmente la pressione. L’atmosfera di San Siro è fantastica, ma l’importante è gestire bene l’ansia nelle ore che precedono il fischio d’inizio".

Sezione: Focus / Data: Dom 23 novembre 2014 alle 08:42 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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