La Gazzetta dello Sport ha incontrato Francesco Acerbi. Il centrale del Sassuolo è tornato sull'interesse dell'Inter nei suoi confronti e non solo. "Il Leicester era una buona chance: il fascino della Premier, avrei giocato la Champions. Sentii Ranieri tre volte, fui molto chiaro: 'Se il Sassuolo apre la porta vengo volentieri, altrimenti nulla: non vado allo scontro per andarmene a gennaio con un club a cui devo solo tanta riconoscenza'. Fosse stato l'Arsenal, chissà... Ora non so se mi ricapiterà la stessa chance: non arrivo a pensare fino a giugno e non è neanche scontato che lascerò il Sassuolo. Leicester o Inter? Scelgo l'Inter, tutta la vita". 

Su Berardi - "Spesso mi chiedo perché non sia già al Real Madrid. In Italia non c'è uno con la sua qualità e gli + pure cambiata la testa. Il talento no: resta fantastico. Non gli do consigli sul futuro: non si sentiva pronto per il salto - adesso invece sì - e voleva farlo alle sue condizioni. Non andrebbe mai dove gli dicono gli altri. La Juve lo sa? Appunto. E l'esempio di Zaza non è stato di sicuro una spinta".

Su Zanetti - "Non ho mai contato le mie partite. Quando mi hanno detto che nessuno in Europa sta facendo meglio di me ho pensato ' Ah, però', ma il vero record per me è quando arriva la domenica, perché non vedo l'ora di giocare il fatto che il primo a spingermi sia l'allenatore: in Europa mi ha fatto giocare terzino pur di non interrompere la striscia. Però non chiamatemi fenomeno, quello è Zanetti: 162 di fila, giusto? Che 'animale'...". 

Sezione: Focus / Data: Sab 25 febbraio 2017 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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