Mauricio Pellegrino è stato autore di una bellissima stagione come tecnico dell'Alaves. I baschi ora si apprestano a contendere al Barcellona la Copa del Rey. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'allenatore argentino ha ricordato anche i tempi in cui era vice di Benitez all'Inter. "Dopo Mourinho non c'era stata continuità. Penso che l'Inter tornerà grande ma ci vuole calma - dice l'ex difensore -. Anche la Juve è passata per un periodo turbolento, e guarda dov'è ora. I momenti difficili a volte se presi per il verso giusto servono per imparare. Detto questo, non credo granché ai progetti che nascono attorno a un allenatore. Credo che in un progetto che venga dal club. E' difficile farne uno attorno a un tecnico che se perde 5 gare se ne deve andare. Se ora l'Inter cerca un allenatore forte per rilanciarsi lo fa per coprirsi le spalle. Una squadra forte è forte quanto è solida dentro, quando è capace di trasmettere un messaggio chiaro. Nel calcio si chiede l'opinione della gente solo per scaricare le proprie responsabilità. Da tempo gli allenatori sono parte di un contesto, e il contesto, il messaggio, l'obiettivo lo crea il club. Un allenatore è parte di questa idea con i giocatori, la società, i tifosi, il potere economico, la rosa, la programmazione. Le voci sono tante, ed è molto difficile che un allenatore da solo possa far tutto. Può aiutare, ma non essere il muro portante sul quale costruire tutto".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mar 23 maggio 2017 alle 11:25 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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