Diego Milito è pronto a giocare la sua partita d'addio al calcio, dopo una carriera piena di successi. L'ex attaccante dell'Inter è stato intervistato dal giornale spagnolo Olè, al quale ha affidato i suoi ultimi pensieri prima della grande partita. 

SUL FUTURO - "E' dura pensare come un ex giocatore, sento che ancora la parte del giocatore è viva dentro di me. Però ho pensato molt a questa cosa, è stata una lunga meditazione. Ho bisogno di tempo per assimilare il cambiamente, ma non mi sono mai pentito della decisione presa. Non penso che farò il presidente, anche se non si sa mai, non lo escludo. Sto studiando per fare l'allenatore, è quello che mi motiva di più. Non mi interessa la parte politica del calcio, non escludo però di potere avere un ruolo diverso nel futuro. Mi piacerebbe essere un allenatore che tiene al bel gioco, sempre offensivo, anche se dipende sempre dai giocatori a disposizione. Allenare il Racing? Mi piacerebbe, ma devo meritarmelo prima. Essere stato un giocatore non significa poi essere un buon allenatore. Bisogna studiare e preparsi bene per allenatore una squadra come il Racing. Negli ultimi anni sono molto cresciuto e adesso capisco molte cose in più di quando ero più giovane". 

SUL SUO RITORNO AL RACING - "Quando prendo una decisione, non ho paura delle conseguenze. Prima di tornare qua, molti mi dicevano che ero un pazzo, data la brutta classifica della squadra, mi consigliavano di restare in Europa o andare altrove. Ma io sentivo che era il momento di tornare, l'ho sempre sognato. Oggi posso dire di aver preso la decisione giusta". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Sab 12 novembre 2016 alle 20:24
Autore: Matteo Serra / Twitter: @MattSerra5
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