"Ho preso quest'impegno perché voglio fare l'allenatore. Ma non mi vedo nel calcio in Italia: non perché sia un calcio esigente, ma perché è un calcio dove non sanno aspettare". Così Marco Materazzi sulle pagine di GQ racconta la sua avventura in India. "Se le cose in una squadra non vanno bene è più facile cambiare tecnico. Mi sento un privilegiato, magari tra dieci anni verranno tutti qui. Mi auguro di essere considerato un apripista. Con i giocatori è più facile litigare che andare d'accordo. Io per questo motivo ho smesso: perché a 37 anni ancora mi incazzavo se mi lasciavano in panchina. Dico alla squadra di metterci il cuore, l'orgoglio e la voglia di vincere. Solo dopo la tecnica. E poi sono fortunato ad avere imparato da Mourinho".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Mer 25 febbraio 2015 alle 10:30 / Fonte: GQ
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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