Un gol in Champions League. Giulio Donati non poteva scegliere palcoscenico migliore per fare il primo centro tra i prof. Intervistato dal Corriere dello Sport, l'ex Primavera dell'Inter racconta: "Dedico il gol alla mia famiglia perché in questo inizio di stagione mi è stata molto vicina. Ho giocato meno rispetto allo scorso anno e l’umore non sempre era dei migliori, eppure le persone a me care sono state eccezionali". 

115 partite tra i professionisti senza reti, poi a Leverkusen arriva lo Zenit e lei fa centro... 
«Ci ho messo 116 incontri, ma ho scelto la gara giusta perché la Champions trasmette emozioni speciali».

Si ricorda ancora la sua ultima rete? 
"Nel mio ultimo anno di Primavera, in Inter-Padova: eravamo sull’1-1 e segnai il gol del sorpasso. Da allora ci ho provato altre volte, ma diciamo che far gol non è la mia specialità". 

Pensa a una chiamata di Conte in Nazionale? 
"Già la preconvocazione alla vigilia del Mondiale è stata bella. Lavoro per essere chiamato da Conte: è il mio sogno". 

Magari se giocasse in Serie A avrebbe più possibilità, non crede? 
"No, la Bundesliga è un grande campionato". 

Nella due giorni nera per gli italiani in Champions, lei, Ancelotti e Cerci siete tra i pochi a sorridere. 
"Me lo ha detto anche Criscito, mio avversario mercoledì: “Proprio contro di me dovevi segnare il tuo primo gol in carriera?”. Abbiamo riso insieme e alla fine ci siamo scambiati la maglia".

Ha visto Roma-Bayern 1-7? 
"Insieme al Real, il Bayern è la squadra più forte al mondo, una formazione di marziani. Quando abbiamo pareggiato contro di loro abbiamo fatto un’impresa. La Roma non era in serata, mentre al Bayern è riuscito tutto". 

Per lo scudetto vota Juve o Roma? 
"Juventus. E’ ancora la più forte". 

 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 24 ottobre 2014 alle 18:39 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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