Capitano dell'Under 21 e terzino sinistro in rampa di lancio: Cristiano Biraghi non demorde, nonostante le ultime due gare di campionato vissute in panchina con il Chievo Verona. L'Inter continua a nutrire fiducia nel classe '92 per il futuro e il numero trentaquattro gialloblù è convinto di riconquistarsi una maglia da titolare in Veneto. Per fare il punto della situazione sul momento vissuto dal gioiellino Under 21, ha parlato a FcInterNews.it l'agente del difensore, Mario Giuffredi.

Negli ultimi giorni si è parlato parecchio delle esclusioni eccellenti di Bardi e Biraghi, due gioielli di proprietà nerazzurra approdati in prestito al Chievo. Nelle scorse ore proprio dalle colonne di FcInterNews l'agente di Bardi aveva punzecchiato il tecnico gialloblù Maran reo di non puntare sui giovani. Lei che idea si è fatto in merito a questa vicenda?
"L'avvocato Rispoli ha tutti i diritti di tutelare e difendere la posizione di Bardi, ma sbaglia quando parla e assimila il caso del suo assistito a quello di Cristiano Biraghi. Del mio assistito gradirei parlare solo io, in quanto unico suo agente e persona autorizzata a farlo. Mi dispiace che un collega abbia effettuato questa invasione di campo, che mi auguro possa essere stata involontaria. Non è la nostra politica quella di lamentarsi, bensì siamo propensi al lavoro sul campo quale risposta a ogni problematica".

Come vive l'attuale situazione in panchina?
"Non si possono giocare trentotto partite su trentotto, ma sinora siamo soddisfatti. Ha giocato dieci gare su dodici da titolare, pertanto il bilancio è assolutamente positivo. Il campionato è lungo e può capitare di stare in panchina una domenica o due. Non bisogna dramatizzare, ma lavorare duramente per farsi trovare pronti quando il mister lo chiamerà in causa".

Pentiti di aver scelto il Chievo in estate?
"Al Chievo è felice e non c'è alcun problema con la società clivense. Lo volevano anche Genoa e Parma in estate, ma ha scelto il progetto dei veneti e non ha avuto alcun ripensamento. Per i giovani la società di Campedelli è sempre stata un club modello, nel quale far crescere i talenti. Ancora oggi siamo assolutamente convinti di aver operato la scelta giusta".

Il rapporto del suo assistito con Maran?
"Maran è pagato come ogni allenatore per fare delle scelte. Rispettiamo le sue decisioni e il mister, inoltre, nutre grande stima per Biraghi. L'anno scorso l'ha lanciato titolare a Catania in Serie A, nonostante la società puntasse su Monzon per il quale i dirigenti etnei avevano effettuato degli investimenti importanti. Non dimentichiamoci che proprio Maran l'ha fatto debuttare nella massima serie. È normale che come tutti i calciatori Cristiano voglia sempre giocare titolare, ma rispetta le decisioni dell'allenatore. Sente la fiducia completa dell'ambiente ed è convinto di riuscire a riconquistarsi una maglia da titolare al più presto".

La situazione contrattuale con Inter e Chievo come è strutturata?
"L'accordo col Chievo è di un prestito biennale. Con l'Inter c'è l'accordo di fare il punto della situazione a fine campionato. Noi pensiamo di fare il massimo da qui a giugno: poi si faranno le valutazioni del caso. L'obiettivo è quello che possa essere protagonista con il Chievo e salvarsi con i gialloblù".

Che ne pensa del fatto che in Italia alle prime difficoltà gli allenatori mettano in panchina i giovani?
"Sono per la meritocrazia. Ai giovani nulla è dovuto e devono conquistarsi come tutti ogni settimana la chance di giocare titolari. Nessuno deve dimenticare che Biraghi è arrivato in Serie A grazie alla cultura del lavoro dopo due anni di gavetta in B con Juve Stabia e Cittadella. Sa che nulla gli è dovuto, nonostante sia il capitano dell'Under 21. Non si scompone dinanzi ad una o due panchine. Anzi ciò lo motiva ulteriormente per ritrovare il prima possibile il suo posto in campo. Se poi avremo qualcosa da dire nei prossimi mesi, lo faremo nelle sedi opportune e con i diretti interessati".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 26 novembre 2014 alle 21:57
Autore: Nicolò Schira / Twitter: @NicoSchira
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