A La Spezia sta continuando a mettere in mostra le sue qualità dopo aver fatto molto bene lo scorso anno a Perugia. Francesco Forte è nerazzurro dal 2011, e da allora ha girato mezza Italia in prestito per farsi le ossa e crescere. I risultati non sono tardati ad arrivare, e oggi in Liguria si confronta con mostri sacri del mestiere come Alberto Gilardino, totem del calcio nostrano. FcInterNews ha raggiunto l'Avvocato Vincenzo Rispoli, suo procuratore, per discuterne e capire come l'Inter e Piero Ausilio stimino il loro giovane attaccante.

Avvocato, chi è Francesco Forte oggi dopo tutta la gavetta?
“E’ un professionista serio e una persona intelligente. E’ un ragazzo diverso dagli altri: ha sempre combattuto in tutte le squadre in cui veniva mandato in prestito e per questo motivo l’Inter lo apprezza moltissimo. Potrà far cose veramente importanti nella sua carriera”.

Dopo l’esperienza a Perugia, quali squadre l'hanno cercato l'estate scorsa?
“Erano diverse di Serie B, Lo Spezia è stata quella più determinata nell’ingaggiarlo. E’ una destinazione che ha scelto molto volentieri di raggiungere, e anche l’Inter era d’accordo sul club”.

L’arrivo di Gilardino in una rosa che vanta anche Granoche e Marilungo nel reparto offensivo, ha creato preoccupazione a Francesco nel trovare poco spazio?
“No, e devo dire che questa è la sua forza: non lo preoccupa nessuno, è cresciuto tanto. Lui si allena con la stessa professionalità di sempre, è superiore a tanti. Non fa mai una piega, si mette a disposizione e pensa solo a lavorare, e il lavoro poi paga anche all’interno dello spogliatoio: i compagni gli vogliono veramente bene”.

Un’occasione da sfruttare quella di avere compagni di reparto così esperti.
“Lui è molto curioso. Quando ha come compagno uno come Gilardino che ha undici anni di esperienza in più di lui, e dai quali può trarne spunto e piccoli segreti per migliorare ancora, questo lo rende più contento. E questa serenità aiuta molto poi per andare a far bene”.

Due gol, un assist e prestazioni convincenti sin qui. Di questo passo può andare a insidiare i titolarissimi?
“Il suo intento è mettere in difficoltà l’allenatore proprio per questo, per dimostrare di valere la titolarità. Ma è una ‘difficoltà’ positiva, chiaro che se si hanno più giocatori che fanno bene, la squadra ne può solo beneficiare. Non ha risentito della concorrenza in attacco, anzi, è uno stimolo in più: il fatto di riuscire a conquistarsi il posto là davanti con nomi di quel calibro è un valore aggiunto. Vuol dire che ha grandi qualità”.

Dall’inizio sin dal prossimo match?
“Non lo so, potrebbe essere un’occasione. In più giocano contro la Cremonese, club in cui non ha avuto un’esperienza felicissima e può mettersi ulteriormente in mostra”.

Quindi qualora segnasse, esulterebbe?
“Questo non glielo so dire, son cose personali. Io la penso in un certo modo, ma non entriamo mai in discorsi di questo tipo”.

Se qualcuno lo cercasse a gennaio, cosa rispondereste?
“Che non si muove, chiudo le porte per un suo trasferimento invernale. Francesco è molto contento a La Spezia”.

E per giugno?
“C’è un diritto e un controdiritto di riscatto che l’Inter ha voluto inserire perché crede molto in lui. Ausilio e lo stesso Samaden sin dagli inizi hanno sempre avuto grandissima stima di lui. Piero in particolare è un suo grande estimatore”.

Si può dunque candidare a vice Icardi?
“Per ora è bene parlare del presente per lasciarlo lavorare serenamente e permettergli di fare bene come sta facendo. Quando si arriverà verso la fine dell’anno faremo le somme e decideremo”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 28 novembre 2017 alle 21:42
Autore: Filippo M. Capra / Twitter: @FilMaCap
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