È ancora presto per parlare di futuro, la stagione è appena iniziata e le intenzioni da oggi al giugno prossimo potranno cambiare. Intanto però è quasi ovvio che il dopo Samir Handanovic si chiamerà Francesco Bardi. L’Inter ha deciso di puntare ciecamente sul giovane estremo difensore di Livorno, dopo averlo cresciuto in casa e mandato a giocare lontano dai riflettori per diverse stagioni, prima in serie B (Livorno e Novara), poi per la prima volta in A (ancora in amaranto, poi al Chievo Verona). Tutti prestiti secchi, senza chiedere nulla in cambio, per non rischiare di perdere un cartellino che già oggi vale circa 10 milioni di euro ma, soprattutto, rappresenta il futuro della porta nerazzurra.

Eppure di richieste il classe ’92 ne ha ricevute negli ultimi mesi. Nella scorsa stagione, il pressing di Barcellona e Manchester City, disposte a fare un investimento importante per strapparlo all’Inter. Proposte allettanti, ma rispedite subito al mittente. Questa estate il copione si è ripetuto e le offerte, sempre d’acquisto, sono arrivate dal Principato di Monaco, dove l’infortunio di Victor Valdes ha fatto saltare i piani monegaschi per il ruolo di estremo difensore. L’assalto risale all’inizio dell'ultima sessione estiva e la dirigenza del Monaco ha provato in ogni modo a scalfire la certezza di Piero Ausilio ed Erick Thohir, ma non c’è stato nulla da fare. In Italia, invece, a farsi avanti per un prestito sono state Sampdoria e Cagliari, ma alla fine ha prevalso il Chievo Verona, società molto amica che ha accolto nelle sue fila anche gli ex nerazzurri Ezequiel Schelotto e Ruben Botta.

Dal canto suo, Bardi non disdegnerebbe un’esperienza all’estero, ma non ha alcuna fretta a riguardo. L’Inter rimane la sua prima scelta e la stima è assolutamente corrisposta, visto che le sue prestazioni tra Nazionale Under 21 e club sono sempre monitorate da osservatori nerazzurri, che non perdono di vista un patrimonio del club. Come sempre, la prossima estate si farà il punto della situazione e se Samir Handanovic non dovesse rinnovare il contratto in scadenza nel giugno 2016, non è escluso che lo sloveno possa lasciargli in eredità la responsabilità di difendere la porta dell’Inter, che le pressioni rendono assai più larga del normale.

Sezione: Esclusive / Data: Gio 11 settembre 2014 alle 23:30
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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