Una delle certezze del Crotone, sorpresa del campionato di Serie B, è certamente Lorenzo Crisetig. Il giovane ex canterano nerazzurro, in comproprietà col Parma, sta mostrando grande continuità e maturazione in questa stagione. Per sapere obiettivi e sogni futuri FcInterNews.it ha intervistato in esclusiva il centrocampista. Ecco le sue parole:

Come sta andando la stagione a Crotone, anche sopra le aspettative della vigilia?
“Stiamo facendo molto bene quest’anno. Abbiamo iniziato la stagione che ci davano per retrocessi, specialmente dopo aver subito 7 gol nelle prime due partite. Giocavamo un buon calcio, ma concedendo troppo. Poi abbiamo invertito subito la marcia, sempre giocando bene, ma trovando anche i risultati. Questo ha dato motivazione e forza al gruppo. Ora siamo lì, in zona playoff, ci proviamo. Vogliamo far bene, sapendo che ogni partita fino alla fine sarà come una finale”.

Quest’anno sei cresciuto molto, anche in continuità di rendimento. C’è una motivazione in particolare? Magari il ruolo?
“Il ruolo che mi piace di più è quello in cui mi fa giocare il mister (ride ndr). A centrocampo posso ricoprirli tutti, davanti alla difesa come da interno, nessun problema. E’ normale che più hai continuità di gioco e più riesci a esprimere le tue qualità. Qui ho la fiducia dell’allenatore e della società, questo aiuta a essere più tranquillo e a esprimermi al massimo delle mie possibilità”. 

Hai un modello quando scendi in campo?
“Ho avuto la fortuna di allenarmi con la prima squadra dell’Inter per un paio d’anni ed è stato molto bello, mi ha fatto crescere molto. Erano tutti grandi campioni, sarebbe diminutivo fare solo un nome”.

Come si spiega il momento no dell’Inter in questa stagione?
“Non sono la persona appropriata a giudicare l’annata dei nerazzurri. Sicuramente è una grande squadra, io l'ho vista questo weekend. Dopo la gara di Novara mi sono fermato per andare allo stadio. Stanno cercando un proprio gioco, contro il Bologna è stata una partita decisa anche dagli episodi”.

Gli anni in nerazzurro quindi non si dimenticano.
“No, tanti anni non si scordano. L’Inter è una grandissima società che negli ultimi anni ha vinto davvero di tutto, molti trofei. Certamente sarebbe bellissimo tornare un giorno a giocare lì, però ci sono tante altre grandi squadre. Quello sarebbe un sogno, poi vedremo come andrà a finire”.

Ti senti pronto per una big, o pensi che serva uno step intermedio?
“Mancano nove partite più, forse, i playoff. Ora penso a fare bene questo. Poi a giugno tireremo le somme e vedremo il futuro”.

Che importanza ha avuto Stramaccioni per la tua crescita? Ti aspettavi venisse confermato un’altra stagione?
“Con lui ho avuto una stagione molto positiva. Ho fatto moltissime partite in Primavera l’anno in cui abbiamo vinto la NextGen Series. Poi con lo stesso gruppo vincemmo anche lo scudetto. Lui è stato chiamato in prima squadra, comunque non ha fatto male, anche se non è stato confermato. Sono cose che succedono”.

Hai un episodio a cui è legato di quella Next Generation Series vinta con la Primavera?
“E’ stato bello quando, all’ultimo rigore, mi era stato chiesto di battere, come con il Parma al Viareggio. Lì sfortunatamente non l’ho dovuto tirare perché perdemmo prima. Anche in finale di NextGen rischiavo di non calciare, ma stavamo vincendo in quell'occasione. L’Ajax aveva sbagliato l’ultimo rigore, ma l’arbitro lo ha fatto ripetere e hanno segnato. Mi sono detto ‘almeno questo lo posso tirare’. Poi fortunatamente è andata bene, una bellissima esperienza”. 

Ci racconti l’emozione dell’esordio in maglia Inter a Mosca con Ranieri in panchina?
“Un’emozione indescrivibile. Esordire, specialmente in Champions, è stata un’esperienza fantastica. Erano gli ultimi cinque minuti di una partita che serviva molto, dovevamo tenere il risultato perché stavamo vincendo. Mi ha fatto piacere dare il mio piccolo contributo”.
 

Si ringrazia l'ufficio stampa dell'F.C. Crotone per la disponibilità mostrata. 

Sezione: Esclusive / Data: Gio 10 aprile 2014 alle 18:40
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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