Non è più l'allenatore del Chievo Verona dallo scorso ottobre, quando la società decise di sollevarlo dall'incarico per affidarsi a Rolando Maran, ma sicuramente conosce molto bene tre elementi della rosa clivense che con il nerazzurro hanno avuto, hanno e - stando agli ultimi rumors di mercato - avranno 'a che fare'.

Stiamo parlando dell'ex centrocampista e attuale allenatore Eugenio Corini, che in questa intervista esclusiva con FcInterNews 'presenta' il probabile nuovo terzino sinistro che sarà a disposizione di Roberto Mancini nella prossima stagione: il bosniaco classe '87 Ervin Zukanovic. Non mancano, ovviamente, delle considerazione sui due canterani nerazzurri attualmente in prestito a Verona, ovvero il portiere Francesco Bardi e il terzino Cristiano Biraghi

Mister Corini, come descriverebbe Ervin Zukanovic?
"Ervin può essere considerato come un centrale di difesa con un ottimo piede sinistro, ma che con il tempo ha imparato, e molto bene, a giocare anche a sinistra. Gli osservatori del Chievo Verona sono stati molto bravi a individuarlo, all'inizio della scorsa annata ci è stato proposto e lui ha rispettato le attese. Fin dal ritiro pre-campionato abbiamo capito che era un ragazzo di talento, anche se doveva ancora abituarsi ai ritmi del calcio italiano. Quest'anno gli ho dato l'opportunità di giocare diverse gare da titolare, e devo dire che si è comportato bene sia come centrale di sinistra in una difesa 'a tre' che come centrale 'a quattro'. Ovviamente anche come terzino ha fatto molto bene".

Quali sono le sue doti migliori?
"Ha un ottimo mancino, come detto in apertura, ma gode anche di grande personalità e carattere. Nel gioco aereo è molto forte e può essere molto pericoloso in situazioni di calcio da fermo a favore. Il suo piede sinistro è estremamente 'educato', tanto da essere considerato come un interprete molto pericoloso sui calci di punizione. In questa stagione ha fatto anche gol, sapevamo di questa sua dote fin dalla sua esperienza in Belgio. So che è seguito da tanti club, e se dovesse andare all'Inter... beh, lo avrà sicuramente meritato".

Chi lo ha scoperto e ha deciso di dargli fiducia all'inizio di questa stagione? C'è qualche dettaglio che non è stato reso pubblico?
"Gli osservatori sono stati bravissimi, con Giovanni Sartori che coordinava il lavoro. Successivamente è stato sottoposto al mio giudizio tecnico-tattico, visionandolo anche in numerosi filmati, e mi è piaciuto. L'idea positiva su Ervin era unanime e, quindi, abbiamo deciso di puntare su di lui. Il merito più grande, comunque, va alla squadra-osservatori".

Capitolo tattico: il bosniaco è l'uomo giusto per andare ad occupare l'out di sinistra in una difesa 'a quattro' come quella utilizzata da Roberto Mancini?
"Ha cambiato ruolo proprio in questa stagione, in quanto prima veniva impiegato come centrale. Lo reputo un buonissimo terzino, bravo a spingere, con un ottimo piede, che accompagna l'azione e che è sempre attento ai compiti tattici. Con Santon o D'Ambrosio a destra, lui può garantire il giusto equilibrio: spinta da una parte, attenzione tattica dall'altra. Crossa, inoltre, molto molto bene".

Abbiamo parlato, fino a questo momento, delle qualità del giocatore. Al contrario, in cosa deve migliorare?
"Stiamo parlando di un classe '87 con un bagaglio di esperienza importante dettato da tanti anni di carriera. In Italia, in un campionato difficile come il nostro, si è adattato molto bene fin da subito. Più che di lacune da colmare parlerei dell'esame a cui dovrà far fronte se dovesse realmente approdare all'Inter: adattarsi a una realtà da big dopo l'esperienza con il Chievo Verona. Ma penso che abbia tutto per riuscirci".

È all'altezza di un grande club come l'Inter, quindi?
"Sì, è riuscito a guadagnarsi questa possibilità. Dovrà poi dimostrare sul campo ovviamente, ma ha tutto per fare bene a Milano".

Dopo Zukanovic, vorrei chiederle una considerazione su Cristiano Biraghi: quali difficoltà ha incontrato il terzino classe '92 in questa annata, almeno a livello personale, molto difficile?
"Con me era titolare all'inizio, con Ervin impiegato in mezzo. Cristiano è un giocatore di qualità che ha iniziato il proprio percorso in Serie A con il Catania nella scorsa stagione, quest'anno ha iniziato con me e poi ha trovato meno spazio. Ma ha tutte le qualità per fare molto bene, senza dimenticare che l'Under-21 resta una grandissima 'vetrina' per un giovane come lui. A livello caratteriale, inoltre, è un ragazzo che stimo molto".

Conclusione dedicata a Francesco Bardi: qual è la sua idea circa il baby portiere livornese?
"Come Biraghi, Francesco è un giocatore di grandissimo talento con il quale è stato un piacere lavorare. Fino a quando sono stato l'allenatore del Chievo Verona ha giocato sempre come titolare, e sono sicuro che ha tutto per fare una grande carriera. Le qualità tecniche e morali sono importanti".

Francesco Fontana

Sezione: Esclusive / Data: Ven 24 aprile 2015 alle 20:22
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print