Che mercato è stato quello condotto dall'Inter? Gli addetti ai lavori sono quasi tutti concordi: la società ha operato decisamente bene sotto l'input di Roberto Mancini, accontentato quasi totalmente. Paolo Bonolis, interista doc, ha analizzato i movimenti nerazzurri in esclusiva per FcInterNews.it.

Bonolis, sempre critico per l'addio di Kovacic oppure il giudizio ora è mutato dopo la fine del mercato?
“La mia non era una critica al mercato dell'Inter, che secondo me è stato buono e fatto coerentemente anche in base alle disponibilità economiche. Spiego meglio. Vedo un 4-2-3-1 o un 4-3-3, con la fantasia dalla trequarti in su. E' stata costruita una squadra forte fisicamente, ma nel calcio spesso è la giocata fantasiosa quella che poi manda in tilt gli schemi avversari. E i due giocatori che avevamo per creare questi diversivi, che poi sono quelle giocate che riempiono l'occhio, erano Kovacic ed Hernanes. Il fatto che siano andati via entrambi mi dispiace a livello puramente estetico. Ora aspettiamoci qualche giocata un po' più fisica, per una strategia che è evidentemente diversa”.

Giocate da aspettarsi da gente come Jovetic e Ljajic?
“Jovetic ha certamente una sua fantasia offensiva. Ljajic è un dribblomane che spero riesca ad arrivare vicino alla porta avversaria per concretizzare”.

E Perisic?
“Il croato è un cavallone di fascia, più un equilibratore che un fantasioso. Non è Messi o Ronaldo, ma è comunque un elemento di sostanza che farà il suo”.

Obiettivi raggiunti oppure no?
“Beh, si era partiti con target più elevati secondo le richieste di Mancini. Tra Felipe Melo e Yaya Touré , per dire, non c'è un abisso, ma ce ne sono tre. Però va detto che c'era bisogno, dopo i saluti a Cambiasso e Sneijder, di qualcuno che dettasse i ritmi con consapevolezza”.

Medel non andava bene in quella posizione?
“A Medel non gli potrai mai imputare di non mettere l'anima o di dare tutto. Ma resta un combattete, che ha evidentemente caratteristiche diverse. Ora mi auguro che Melo sia maturato a livello caratteriale e che abbia maggior controllo rispetto al passato. E' un discreto giocatore, che può dare un contributo in più al centrocampo”.

E Kondogbia?
“Mi sembra ancora acerbo per essere uno dei due costruttori, ma è certamente un ottimo prospetto”.

Murillo-Miranda convince come coppia centrale?
“Murillo mi piace tantissimo, mi ricorda Cordoba. Anzi, a differenza di Ramiro, sembra che Jeison abbia anche i piedi buoni e negli appoggi non è male. Miranda è più statico, ma ha un grande senso della posizione. Insomma, è una bella coppia di difesa”.

Una sessione di mercato, peraltro, chiusa con il bilancio in positivo.
“Un mercato oculato, che ha portato nelle casse anche svariati milioni dalle cessioni. E questo lo dico ben sapendo che, da tifoso, del bilancio mi interessa davvero poco. Ma è chiaro che comprendo l'oculatezza che bisogna mettere anche per i regolamenti vigenti a livello UEFA”.

Insomma, la squadra che sta nascendo piace?
“La squadra non mi dispiace, tutt'altro: Mancini è un ottimo allenatore, Ausilio ha fatto un ottimo mercato. Hanno deciso di costruire una corazzata, liberandosi dello 'svolazzo' tecnico se così vogliamo chiamarlo. Anche se poi, andando a vedere Carpi-Inter, ti accorgi che – gol dell'1-0 a parte – le due chance le ha inventate Hernanes. E questa mancanza di cervello arretrato è l'unica cosa che posso condannare: a me, esteta del pallone, mi manca un profilo così qualitativo in mezzo al campo. Speriamo che il campo darà ragione al club”.

Sezione: Esclusive / Data: Mar 01 settembre 2015 alle 11:59
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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