Domenica scorsa ha contribuito con un gol alla vittoria del Prato nel derby contro la Lucchese. Ennesima conferma del suo rapido ambientamento nella realtà della Lega Pro. Riccardo Bocalon non può che dirsi soddisfatto e ai microfoni di FcInterNews.it affronta questo e altri argomenti più personali sulla stagione in corso e sul futuro. Ecco le sue dichiarazioni:

L’anno scorso hai avuto una grande stagione. perché hai scelto Prato rispetto alla Serie B? Come ti stai trovando?
“Mi sto trovando benissimo, sento l’affetto della gente nei miei confronti, c’è tantissimo entusiasmo. Inizialmente volevo andare in Serie B per giocarmi le mie chance, visto il campionato che ho fatto l’anno scorso. Dopo il direttore Ausilio ha insistito tanto perché io venissi a Prato, questo mi può fare solo onore, visto che mi ha anche rinnovato il contratto, vuole dire che in me qualcosa vedono”. 

I tuoi gol hanno portato le prime vittorie al Prato. Avete già un obiettivo stagionale?
“Sicuramente sono contento di quello che sto facendo e di come si sta comportando la squadra. Quando mi sono preso questo impegno mi sono immedesimato totalmente per ottenere l’obiettivo comune più di quello personale. I gol sono quel qualcosa in più, essenziali per un attaccante e fa piacere quando i punti vengono dalle tue reti. Vale il doppio. L’obiettivo dev’essere la salvezza, è un campionato equilibrato e molto lungo. Prima la otteniamo, dopo pensiamo a sognare, sempre con i piedi sempre per terra. Una volta raggiunta la salvezza avremo più partite a disposizione per lo sprint finale, che può regalare delle sorprese”. 

Hai avuto negli anni passati un modello, magari nerazzurro?
“Dall’Inter sono passati tanti campioni. Per le caratteristiche il mio idolo per eccellenza, anche se è rossonero, è però Filippo Inzaghi. Da un attaccante del genere c’è solo da imparare, fino a 36 anni ha avuto una fame e voglia impressionante. Mi ispiro a a lui da questo punti di vista. Quando ero all’Inter sono passati tanti campioni, ripeto, quello che mi ha impressionato come persona, con cui ho fatto anche una chiacchierata dopo un allenamento, è Hernan Crespo, che ci dava molti consigli. Lo ho trovato molto umile. Poi sotto porta era anche lui molto forte”.

Resta un sogno la possibilità di vestire il nerazzurro?
“Credo che ogni giocatore aspiri al massimo possibile. Poi il campo dice quello che hai fatto e puoi fare. Sognare non lo può negare nessuno e io spero ancora di giocarmi le mie carte. Vestire la maglia dell’Inter sarebbe ovviamente un sogno per me”.  

Sono arrivati a Prato tanti giovanissimi dall’Inter. Pensi che qualcuno possa diventare un campione? 
“Io penso che è ancora presto ancora per dirne uno su tutti. Le qualità di questi ragazzi che vengono fuori dalla Primavera dell’Inter penso siano superiori rispetto a quelle degli altri ragazzi che vengono dalle altre squadre. Anche io, avendo avuto la fortuna di giocare nella Primavera dell’Inter, sono cresciuto sia come persona che come uomo, anche a livello tecnico. Non mi sento di dire un nome sopra gli altri, ma a livello tecnico si tratta di ragazzi superiori come categoria, e si vede. Questo da solo non basta ovviamente  Per molti è il primo campionato e credo che le somme si tireranno solo a fine anno”. 
 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 23 settembre 2014 alle 16:27
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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