L'Inter che farà visita domenica alla Sampdoria dovrà necessariamente rispondere dopo il brutto passo falso interno contro la Fiorentina, in un match dove nessuno dei giocatori impiegati da Roberto Mancini ha risposto 'presente'. Ivan Perisic compreso, che cerca ancora la collocazione ideale per esprimersi sui livelli (super) di Wolfsburg, anche se la sua maglia da titolare resta assolutamente salda. Discorso differente, invece, per Andrea Ranocchia, che sta faticando molto a trovare spazio in questo avvio di stagione: quale sarà il futuro del centrale di Assisi? Permanenza o addio già a gennaio?

Per analizzare le tematiche attuali di casa Inter, FcInterNews ha intervistato la bandiera nerazzurra e attuale commentatore SkySport Giuseppe Bergomi, che parte proprio con l'analisi della sconfitta contro la Viola

Ko molto pesante contro la Fiorentina, assolutamente inatteso: cosa è successo?
"Non mi sarei mai aspettato una sconfitta del genere, a maggior ragione dopo la gara della Fiorentina in Europa League contro il Basilea. Come l'Inter, anche la Viola non aveva espresso un grande gioco, ma la squadra di Mancini ha comunque maggiori mezzi tecnici. Certo, gli errori di Handanovic hanno pesato molto, ma l'allenatore dell'Inter ha cambiato tanto in quella gara. Questo non lo comprendo ancora oggi, e penso che valga anche per i tifosi interisti. Troppi giocatori impiegati fuori ruolo, Perisic compreso".

A proposito del croato, dove secondo lei potrebbe esprimersi al meglio?
"Dipende anche dalla posizione di Jovetic, perché anche il montenegrino ama partire dalla sinistra per poi accentrarsi. Perisic è bravo a sinistra, e in un 4-2-3-1 lo vedrei perfettamente, ma anche in un 4-3-3. Indipendentemente dal modulo, credo non sia comunque adatto per essere un giocatore 'a tutta fascia'. Bisognerà trovare la soluzione migliore".

Capitolo Ranocchia: per il bene del giocatore, qualora le cose non dovessero cambiare, consiglierebbe la cessione a gennaio?
"Io sono amico di Andrea, e credo sia difficile rispondere a questa domanda. Giustamente Mancini sta facendo le proprie scelte, ma quello che non comprendo è l'atteggiamento del pubblico. Anche contro la Fiorentina, seppur sia entrato in un momento di estrema difficoltà generale, non sono mancati certi 'rumori' ogni volta che toccava il pallone. Anche io ci sono passato durante la mia carriera, ma giocavo sempre, quindi per me era più facile ripartire. Nel suo caso, non essendo titolare, è molto più complicato. Per quanto riguarda una possibile cessione, ripeto, è difficile rispondere. Secondo me resta uno dei migliori centrali italiani, e lo dimostra il fatto che non manca mai nelle convocazioni della Nazionale".

Soddisfatto dei nuovi acquisti?
"A parte, ovviamente, il ko contro la Fiorentina, sempre bene la fase difensiva. Miranda, nonostante non abbia una struttura fisica imponente, comanda benissimo il reparto, mentre Murillo deve migliorare nelle uscite. Felipe Melo è un leader ed è in grado di far crescere anche gli altri, mentre Kondogbia l'ho visto sempre impiegato in una mediana 'a due'. Per vederlo al top in un centrocampo 'a tre' servirà tempo".

Dove può arrivare questa Inter?
"In questo campionato privo di talento non c'è un vero padrone. Se l'Inter avesse vinto contro la Fiorentina avrebbe mandato un grande segnale alla concorrenza, probabilmente estromettendo la Juventus dal discorso per lo Scudetto. A -13 lo stesso Allegri non ci avrebbe più creduto. In un torneo del genere, però, una squadra fisica come l'Inter può essere la migliore, anche perché la Roma ha delle lacune e non è facile per Garcia lavorare in un ambiente tanto particolare come quello giallorosso. Si può, anzi, si deve sognare. L'Inter deve farlo".

Sezione: Esclusive / Data: Ven 02 ottobre 2015 alle 11:11
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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