Carlos Benavidez è uno dei vari nomi sul taccuino dei dirigenti dell’Inter. In Uruguay tutti gli addetti ai lavori sono sicuri che di fronte a sé il classe ’98 avrà una brillante carriera. Non a caso è un perno del Defensor Sporting e delle rappresentative giovanili del suo Paese. Sono tanti i dirigenti delle compagini europee che lo seguono da vicino e pensano a portarlo nel Vecchio Continente.

Nello specifico in Italia, oltre ai nerazzurri, la Sampdoria e il Genoa sono sulle sue tracce. Per questo non sarebbe una sorpresa se in questa, o nella prossima sessione di calciomercato, il giovane talento dovesse trasferirsi nel Bel Paese. Per apprendere chi sia dentro e fuori dal campo e conoscerlo meglio, FcInterNews.it, in esclusiva, ha intervistato il giovane sudamericano.

Che tipo di infanzia hai trascorso?
"Normale. Ho sempre vissuto con mia mamma, che mi ha accompagnato in tutto ciò che può essere relazionato al calcio e alla mia vita".

Come eri da studente? Bravo o giocavi sempre a calcio?
"Sono sempre stato studioso. Anche se prima di entrare in classe e durante l’intervallo giocavo sempre a calcio. E quando tornavo in aula ero sempre sudato".

Chi era il tuo idolo?
"Ronaldinho".

E quello attuale?
"Sono due: Nainggolan e Iniesta".

Che tipo di giocatore sei?
"Aggressivo in marcatura, con gioco tecnico".

Perché il numero 8 è così importante per te?
"L’ho indossato fin da quando ho iniziato a giocare a calcio da piccolo".

Come sei arrivato a giocare allo Defensor Sporting?
"Mi ha invitato Gustavo Suarez, un impiegato del club, dopo avermi visto all’opera a 11 anni a Montevideo".

Qual è stata la partita più importante che hai giocato finora?
"Il mio debutto con la casacca del Defensor contro il Nacional allo stadio Franzini. Ancora di più del risultato finale".

Sei giovanissimo, ma qual è il ricordo più bello legato al calcio?
"Diventare Campione con l’Uruguay al Sudamericano Under 20 in Ecuador".

Entro quanti anni ti vedi titolare nella Celeste?
"Tutti sognano di difendere i colori della Nazionale del proprio Paese. Spero accada presto. Però questo lo dirà il tempo e il maestro Tabarez. Succederà quando dovrà succedere".

In Italia si parla molto di te. Cosa sai della Serie A?
"Che è uno dei campionati più importanti del mondo e che per me sarebbe un orgoglio poterci giocare. Da poco ho avuto la fortuna di conoscere il Paese e il luogo che ha dato i natali al mio trisnonno, che ha riempito di orgoglio anche la mia famiglia".

Cosa sai dell’Inter? Ti piacerebbe giocarci?
"Che è un’istituzione a livello mondiale. Una squadra nella quale hanno trionfato molti uruguayani e dove ora da poco è arrivato Matias Vecino".

Saresti pronto per la Serie A?
"Questo lo dirà il tempo. Io ho molta fiducia".

E cosa sai di Genoa e Sampdoria? Avresti una preferenza nel caso in cui dovessi trasferirti?
"Ho letto la notizia dell’interesse. Di questo si occupa il mio agente Javier Hernandez. Nel Genoa gioca Diego Laxalt, che è cresciuto nel Defensor Sporting, e sono stati ingaggiati svariati miei connazionali. Mentre nella Samp ho visto che è arrivato da poco Ramirez".

L’Inter chiaramente è più conosciuta. Ti sentiresti già pronto per vestire questa camiseta?
"Sì, certo. Come ti dicevo nutro molta fiducia".

Quale è il tuo sogno nel mondo del calcio?
"Giocare in un campionato top e difendere i colori della mia Nazionale.

Che squadra europea scegli quando giochi alla Playstation?
"La Fiorentina. Per il suo modo di difendere".

E quale è il tuo sogno fuori dal campo?
"Creare una famiglia e dare tutto ai miei cari".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 28 agosto 2017 alle 15:55
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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