La Uefa sembra intenzionata a mantenere le promesse in materia di sanzioni circa il mancato rispetto del Fair-Play Finanziario e le prime batoste dovrebbero colpire City e Psg, come rivelato in giornata. Per capire meglio i rischi che corre l’Inter, la nostra redazione ha intervistato l’esperto di calcio ed economia, il collega del Sole 24 Ore Marco Bellinazzo.

Cosa rischia l’Inter con le possibili sanzioni dell’Uefa per il FFP?
“L’Inter fa parte dei nove club che verranno sanzionati, con ammende che verranno ufficializzate entro la fine della settimana. Oggi sono emerse quelle arrivate a Psg e Manchester City, che sono trapelate dai club. Le sanzioni verranno però graduate per gravità. Per l’Inter dovrebbe essere una pena lieve, niente a che vedere con queste due. Il limite di deficit del biennio 2012-2013 accettabile era di 45 milioni, invece il rosso accumulato dall’Inter si aggira sui 150. C’è stato un richiamo a rimettere i conti a posto, a favore dell’Inter ha giocato il piano di abbassamento degli ingaggi. Hanno dimostrato buona volontà per trovare un equilibrio finanziario. Per questo dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi giorni una sanzione più lieve”.

Tra Infront e Nike, l’Inter è sulla strada giusta per aumentare il fatturato?
“Le scelte di Thohir sono in linea con quanto annunciato. Si proseguirà a tagliare gli ingaggi, abbassando inevitabilmente il valore della rosa, e ad aumentare i ricavi. L’Inter non ha grosse armi nei diritti tv, gestiti collettivamente, ma potranno agire nell’area commerciale, posto che sullo stadio si può fare ancora poco. L’accordo con Infront, per esempio, va nella direzione giusta, valorizzare il marchio, penetrare in mercati emergenti come quello asiatico e nord americano. Bene le tournée programmate e la ricerca di agenzie per aree come Cina, Giappone, India e Indonesia. Sono mosse giuste, anche se servirà del tempo per vedere i frutti sul bilancio, come aumento di ricavi. Era inevitabile andare in questa direzione e Thohir è stato coerente coi piani annunciati”.

Il City potrebbe dover ridurre la rosa in base alle sanzioni Uefa. E’ possibile il sacrificio di qualche big come Dzeko per rimettersi in linea coi parametri stabiliti?
“Sì, credo che sia la strategia che City e Psg dovranno adottare, al netto del fatto che le sanzioni dovranno essere ufficializzate e che non siano ribaltate da ricorsi. Il Psg come budget del prossimo calciomercato avrà 60 milioni e dovrà probabilmente dire addio all’obiettivo Pogba, al City invece non conviene avere più di 20 giocatori con assegni multimilionari. Per questo più giocatori dovranno finire sul mercato. Non so se Dzeko possa essere tra questi. Ora per acquisire campioni dovranno cederne qualcuno, si possono quindi provare delle operazioni”.

Come mai si sta protraendo il discorso Thohir-banche per trasferire il debito dell’Inter?
“Perché Thohir non ha sostituito direttamente le garanzie che dava Moratti con il suo patrimonio. Sta adottando un’altra strategia, meno consueta in Italia, di dare in garanzia a chi finanzia l’impresa o i suoi futuri redditi. In America sono operazioni abbastanza comuni, la peculiarità sta nella scissione del club in due, dando come garanzia la parte attiva della società, quella coi contratti delle tv e delle sponsorizzazioni, che produce ricchezza. La grande sfida è che la parte sana, quella data in garanzia, permetta di non produrre più rosso, ma di arrivare al pareggio di bilancio e addirittura produrre utile per pagare gli interessi del finanziamento nei 5 anni del contratto annunciati da Thohir. Lui non ha chiarito quali sono le istituzioni finanziarie estere che hanno accolto con favore il business-plan dell’Inter, né a fornito ulteriori dettagli. Si parla però di una scommessa in cui l’Inter si gioca tutto nei prossimi 5 anni. Se dovesse andare male chiaramente scatterebbero scenari da default dal punto di vista finanziario, logica conseguenza di queste operazioni. L’auspicio è che sia invece proficua e apra un nuovo canale di sviluppo per l’Inter e tutto il sistema. Purtroppo gli ultimi giorni mostrano la necessità che il calcio italiano trovi nuove strade per essere competitivo da tutti punti di vista”. 
 

Sezione: Esclusive / Data: Mar 06 maggio 2014 alle 18:20
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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