Serviva la vittoria, la vittoria è arrivata. E per il momento, va bene così. Per il bel gioco, per il 'dominio' come ama definirlo il coach, ci sarà tempo. L'importante era solamente conquistare i tre punti. Credo che le parole pronunciate nel pre-match da Erick Thohir non siano state casuali, troppo nette per poterlo essere. Piuttosto preferisco pensare che il tycoon sia ancora convinto della scelta (la sua scelta) fatta in estate. Avanti con Frank de Boer, quindi. Almeno per ora. E - aggiungo io - non ci sarebbe scelta migliore.

Inutile nascondere che le varie candidature avanzate nelle ultime ore non siano per la maggior parte di livello, con più di un tecnico italiano accostato (non voglio far nomi ma, con tutto il rispetto, per un club come questo pretenderei molto di più) e altri affascinanti da un certo punti di vista, al contempo rischiosi per altri. Laurent Blanc, per esempio, potrebbe anche andar bene, ma credo sia difficilissimo che possa accettare un ruolo da 'traghettatore'. Anzi, lo escludo.

A parer mio, il solo Leonardo avrebbe potuto offrire qualcosa di importante e logico, con un ruolo da tecnico fino a fine stagione e una poltrona da dirigente già sistemata in Corso Vittorio Emanuele. E a quel punto tutto su Diego Pablo Simeone. Il vero, unico, reale obiettivo della nuova Inter targata Suning Holdings Group. Ma dare già oggi, 27 ottobre 2016, per certo qualsivoglia scenario con ancora parecchi mesi di stagione davanti sarebbe a dir poco un azzardo. Meglio pensare al presente. Un presente complicato che necessita ovviamente di essere cambiato e migliorato.

E in tal senso ritengo sarebbe un'ulteriore sconfitta un nuovo cambio-tecnico. Ho particolarmente apprezzato le parole del mister olandese nella conferenza di martedì. Pochi peli sulla lingua, tanta chiarezza, parecchia personalità: "Difficile arrivare in un nuovo club tardi, senza aver lavorato durante la pre-season. Un nuovo allenatore troverebbe le medesime difficoltà. E con più tempo avrei compreso i limiti di questa squadra". Giusto, Frank. Nel mondo delle frasi fatte e di circostanza, con troppe scuse che spesso non devono esistere, dico che questa volta hai avuto ragione.

Certamente non mancano gli appunti da fare al tecnico, nonostante io sia contro a un suo esonero. Magari qualche spiegazione in più ai calciatori, soprattutto quando vengono messi da parte ed esclusi, e far tesoro dei consigli delle persone vicine. Così facendo potrebbe cambiare marcia, altrimenti gli ostacoli permarrebbero. Detto ciò, il mio consiglio è di continuare con l'ex Ajax, perché l'ennesimo cambio creerebbe ancor più confusione.

La squadra non è con l'allenatore? Beh, sinceramente non mi è sembrato. La reazione dopo il pareggio granata c'è stata, eccome, quindi inutile avanzare e proporre scenari che non esistono. Il problema è soprattutto mentale. Alcuni uomini hanno paura di rischiare la giocata, timore di sbagliare giocando di conseguenza con il freno a mano tirato. D'altronde, si sa, San Siro e la maglia nerazzurra non sono per tutti. Ma questo discorso, con il tecnico, c'entra poco (in questo senso le scelte sono state fatte da altri negli anni passati).

Vedremo nelle prossime ore, o nei prossimi giorni, la decisione che sarà presa dalla società, anche se sarei sorpreso di vedere un altro allenatore nella conferenza di sabato, vigilia della trasferta di Genova. Scrivo queste righe dal media-center dello stadio 'Meazza' durante l'immediato post-match, non proprio - giornalisticamente parlando - il momento migliore per avanzare ipotesi e supposizioni. Occorrono solo notizie certe, fonti vere. Ma per questo ci saranno le prossime 24, 48, 72, 96 ore...

Per il momento mi limito a questo, a ribadire che l'ennesimo ribaltone rappresenterebbe solamente un altro, grande autogol. Nonostante qualche errore, avanti quindi con FdB. Io, sinceramente, sono un po' allergico agli esoneri. E per chi pensasse ancora che i giocatori abbiano già archiviato il coach, beh... consiglio vivamente loro di riguardare la partita. Anzi, è sufficiente dal pareggio del Toro in poi. Sì, lo hanno proprio abbandonato.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 27 ottobre 2016 alle 00:00 / Fonte: Milano - Dall'inviato allo stadio 'Giuseppe Meazza'
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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