È diventato il nuovo giochino del dopo gara. Mancano i premi e magari un titolo, che potrebbe essere: 'Interpreta il labiale di Mazzarri'. Chi non si diverte è lui, l'unico tecnico in Serie A ad essere costretto a rivedersi a fine match mentre in partita, com'è normale che sia, si lascia andare a qualche parola di sconforto che scandalizza gli opinionisti e regala materiale alle prime pagine dei giornali. "Sembra che lo facciano apposta", riferito al cross sbilenco di D'Ambrosio, ennesimo errore in partita dei suoi, fa nascere il nuovo caso. Chiaro, lo spogliatoio non ne può più di Mazzarri e si ritorce contro il proprio allenatore che finalmente, ieri sera, pare si sia reso conto della rottura definitiva con i suoi uomini.

D'altronde Mazzarri lo aveva capito già da tempo, quando anziché di rigori puntualmente negati ad ogni partita si parlava delle "lamentele" dell'allenatore nerazzurro: una panchina come quella dell'Inter non è mai comoda sotto vari aspetti, ne parlava qualche anno fa anche un tale di Setubal, che in un'occasione coniò anche l'espressione divenuta quasi un grido di difesa del popolo interista: "prostituzione intellettuale", quella con cui Mazzarri deve imbattersi ad ogni weekend. Nessun tecnico - ribadiamo - è interrogato sul proprio labiale a fine match. E naturalmente ci sarà chi dirà anche di peggio. Ma non porta una cravatta nerazzurra. Così eccoci alla scena in cui Mazzarri deve giustificarsi spiegando il significato di un "modo di dire tipicamente toscano".

E non aveva ancora visto né lo scivolone di Rolando sul gol del pareggio di Kone, né il penalty spedito fra le braccia di Curci da Milito... Due episodi in un'unica partita a fare da emblema alla stagione dei nerazzurri. Non bastassero, anche l'infortunio che costringerà Juan Jesus a saltare le ultime sei sfide decisive in campionato. Sei partite contro avversari di rango superiore rispetto a quelli affrontati nelle recenti gare. Samp, Parma, Napoli, Milan e Lazio 'minacciano' Mazzarri e insidiano l'obiettivo Europa League, decisiva come ha ribadito Thohir per la costruzione della prossima annata. Nella giornata di ieri è arrivata anche l'ennesima conferma per il tecnico da parte del presidente (serviva davvero?). Naturalmente, però, diventa fondamentale il raggiungimento di un piazzamento in Europa, motivo per cui l'Inter vuole continuare a remare unita, sebbene è fuori dai cancelli della Pinetina dove "sembra che lo facciano apposta".

Sezione: Editoriale / Data: Lun 07 aprile 2014 alle 00:00
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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