"Ho sentito il rumore dei nemici. Mi piace, è fantastico". Forse il frastuono di questi giorni si è avvertito anche dalle parti di Londra, in questo caso Mourinho - sappiamo per certo che il suo cuore è rimasto nerazzurro - starà crogiolandosi. La querelle per Salah interesserà e non poco anche lo Special One e il suo Chelsea, che aspettano di capire quale esito avrà la battaglia tra la Fiorentina e gli agenti dell'egiziano. Un mancato prolungamento con il club dei Della Valle consentirebbe infatti agli inglesi di arricchirsi ulteriormente con un'altra cessione. L'Inter resta in agguato e aspetta a muoversi, schivando le saette dei nemici e le lettere di diffida degli ex amici. Prima regola del Mou Club: se ti attaccano lo fanno perché sei il migliore.

Uno, poi due, addirittura tre passi falsi sono stati fatti invece incautamente dal consigliere di amministrazione dei toscani Paolo Panerai, il quale ha deciso di utilizzare Twitter per invitare gli organi competenti a retrocedere l'Inter in Serie B, ribadendo le sue accuse contro la mancata trasparenza dei nerazzurri anche dopo il comunicato (sempre appropriato) della società di Thohir. "Mi permetto di dire qualsiasi cosa", la prossima volta però rifletta anche un attimo prima di sparare a zero contro un club che oltre a non aver commesso alcuna infrazione è l'unico in Italia a non conoscere la B né per demeriti sportivi né per illeciti, e che fa di regolarità, correttezza e trasparenza i cardini della propria filosofia sin dagli albori della sua storia. Il rischio - e tiro in ballo un'altra famosa replica che pare sia stata suggerita da Mourinho in persona a Thohir - è di essere sì retrocessi, ma con la propria reputazione.

C'è poi chi retrocede di proposito dopo aver 'vomitato' altre denunce contro l'Inter e i suoi intermediari. È il caso di Willy Ndangi, padre e agente di Imbula, che ha detto di essere stato minacciato dalle persone inviate dai nerazzurri a trattare il trasferimento del figlio. Poi il dietrofront in cui ha spiegato che il suo rigurgito non era causato dal comportamento della società ma solo da quello degli agenti. Gli crediamo, anche quando vuole far capire che di tutta la vicenda è lui l'honnête che non avrebbe mai e poi mai incassato i 2 milioni di euro di commissione, così come crediamo a Giannelli che è convinto di aver fatto un passo in avanti lasciando l'OM e non ha scelto Oporto per i soldi (noi avevamo pensato per il pesce).

Dimenticato il mediano francese, che si sarebbe ripreso dopo essere stato sedotto e abbandonato da Mancini, l'Inter è ripartita ufficializzando dopo Kondogbia i colpi Miranda, Murillo e Montoya e mettendo nel mirino altri obiettivi. Primo fra questi è Suarez (sottolineiamo Mario e non Luis nel caso in cui ci leggesse anche il Mancio), poi Melo come alternativa e Perisic per la corsia d'attacco, per un mercato che come pronosticavano gli esperti all'inizio è davvero alla frutta. Estate calda, caldissima, soprattutto per Ausilio che deve convincere non solo le dirigenze a considerare prestiti pluriennali con diritti di riscatto che si trasformano in obblighi a cui si aggiungono clausole, bonus e sentiti ringraziamenti, ma anche i propri giocatori ad accettare le proposte milionarie degli altri club (vedi broncio di Shaqiri a Brunico per credere). 

In attesa di nuovi addii obbligati che farebbero respirare le casse del club, Joel Obi ha già sottoscritto il suo nuovo contratto con il Toro dopo dieci stagioni a San Siro (per i più apprensivi: nessun infortunio alla mano durante la firma), un augurio di un pronto rilancio sia a lui che a Podolski, altro nerazzurro uscente che nei suoi sei mesi in prestito in Italia ha regalato tanti sorrisi sui social e pochissimi in campo. Tappa in Turchia per il campione del mondo tedesco, che dopo Bayern, Arsenal e Inter sembrerebbe aver imboccato la sua discesa verso il basso. Ma il Galatasaray anche per lui è una prima scelta, visto che Poldi in vacanza a Istanbul non c'era mai stato.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 07 luglio 2015 alle 00:00
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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