Paradossalmente più importante della Juventus. Alla vigilia Frank de Boer era stato chiaro: "A Empoli come contro i bianconeri, vogliamo dominare il gioco". Detto, fatto. Inter subito in partita, pimpante, aggressiva, vogliosa di raggiungere il risultato e, soprattutto, ottima nell'approccio. Proprio quest'ultimo è l'aspetto in cui la squadra ha peccato di recente, ma non al 'Castellani'. Non è successo nulla di tutto questo. E i tre punti di domenica non sono stati vanificati.

Strepitoso Mauro Icardi (sempre più piacevolmente decisivo e, soprattutto, prezioso anche in fase di non possesso), meraviglioso Antonio Candreva e super Joao Mario. Sono loro i migliori in campo, gli insostituibili di questa squadra (a proposito, ma l'ex Lazio non era stato pagato troppo al netto dell'età?). Oltre ai tre sopraccitati, voglio inoltre dar fiducia alla difesa, nonostante qualche occasione di troppo concessa anche ieri sera, con Samir Handanovic che ha dovuto comunque sporcare i guantoni dopo un primo tempo da semplice spettatore non pagante.

Spesso al centro delle critiche, credo che la retroguardia possa crescere, con una nota di merito che voglio riservare a Danilo D'Ambrosio e, soprattutto, Davide Santon, entrambi estremamente positivi in Toscana. Il solo Jeison Murillo ha mostrato qualche sbavatura, ma sono convinto che il colombiano abbia tutte le carte in regola per tornare quello della prima parte della scorsa stagione. Non voglio ovviamente dimenticare Gary Medel, che in tanti (troppi) continuano a sottovalutare. Qualcuno magari farà fatica ad accettarlo, ma il Pitbull cileno è indispensabile, perché senza di lui mancherebbe quell'equilibrio fondamentale per vincere le partite.

Per quanto riguarda il lavoro di FdB, beh... sicuramente qualcosa di buono (tanto per usare un eufemismo) ora è sotto gli occhi di tutti (a proposito, nel giro di massimo un mese le sue conferenze dovrebbero essere interamente in lingua italiana). Poche ore fa la sua Inter ha cercato in ogni modo di mantenere il possesso-palla, di 'dominare' il gioco come ama spesso dire l'ex Ajax. Risultato pienamente raggiunto. Le sue idee cominciano a vedersi.

Serviva un prosieguo dopo la grande gara contro la Juventus, per capire se questo altalenante gruppo sarebbe stato in grado di mandare un segnale al campionato. Da Empoli questo messaggio è arrivato, perché l'Inter sta crescendo. Non voglio però sentir parlare di Scudetto e di pretese particolarmente euforiche (al momento impossibile non definirle tali, la Serie A è solo all'inizio), ma quello che posso dire con assoluta certezza è che il potenziale è veramente molto alto.

Forse manca qualcosa in difesa, magari un ricambio duttile dal punto di vista tattico, ma dal centrocampo in su questa rosa non ha nulla da invidiare a Napoli e Roma, anzi. Non ho citato volontariamente la Juventus, che resta comunque un livello sopra tutte le altre. L'Inter non deve assolutamente guardare i bianconeri (valuteremo eventualmente qualsivoglia sogno solamente tra qualche mese), ma partenopei e giallorossi. E con tanta attenzione. Il grande obiettivo resta la Champions League, non raggiungerlo per un'altra stagione sarebbe troppo, veramente troppo.

Questo gruppo ha tutto per tornare nell'Europa che conta, nell'Europa vera, quella dei 'grandi'. E dopo un inizio di stagione particolarmente difficile ora i segnali sono finalmente positivi. Cara Serie A, l'Inter c'è. Ora avanti nel 'processo', termine tanto caro al mister di Hoorn. Una parola che ripete puntualmente almeno 4-5 volte durante le sue conferenze.

Gli piace troppo questo termine, evidentemente ci crede sul serio. E probabilmente ora lo stanno seguendo anche i giocatori. Per la gioia dei tifosi nerazzurri, che possono quindi accomodarsi comodamente sul proprio divano o sul seggiolino di vari stadi per vedere quello che questa tanto pazza quanto forte squadra riuscirà a fare in questo campionato. Quello (senza 'se' e senza 'ma', nessuna scusa) della Champions League.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 22 settembre 2016 alle 00:05 / Fonte: Empoli (FI) - Dall'inviato allo stadio 'Carlo Castellani'
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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