Il countdown è iniziato. Lunedì terminerà il mercato invernale di cui l'Inter è stata assoluta protagonista, più in entrata che in uscita. Dopo qualche giorno di silenzio dalle stanze di C.so Vittorio Emanuele, casualmente coincisi con quelli in cui Thohir è stato presente a Milano, adesso i nerazzurri sono pronti a sferrare gli ultimi colpi per regalare a Mancini tutto quello che serve per poter competere per l'Europa e in Europa, dato che a breve ricomincerà anche l'Europa League.

Nella giornata di ieri ad Appiano Gentile è stato presentato il terzo rinforzo di questa campagna, Marcelo Brozovic. Caratterialmente diverso dagli altri due nuovi arrivi alla Pinetina, il giovane centrocampista croato sembra raffigurare in pieno il prototipo del giocatore slavo: poche parole, pochi sorrisi (davanti alle telecamere e agli obiettivi), un fisico prestante, e totale dedizione alla causa. Nel suo modo di fare, sebbene lui abbia sempre detto di ispirarsi a Frankie Lampard, ricorda quella scuola di centrocampisti “totali” che pullulavano nell'area balcanica e di cui l'esempio massimo negli ultimi anni è stato Dejan Stankovic. Lungi da me l'affermare che Marcelo sia già uno Stankovic, ma la pista imboccata dall'ex Dinamo Zagabria sembra la medesima: giocatore con ottimo tiro da lontano, capace di inserirsi negli spazi, ma anche di proteggere la difesa giocando da mediano (quello che faceva Stankovic appena arrivato alla Lazio). Brozovic può sicuramente essere il giocatore complementare per Kovacic, in grado di fargli fare il salto di qualità. Ma non precorriamo i tempi. Evitiamo le considerazioni dettate dagli umori e lasciamo parlare il campo.

Il campo, appunto. È sotto gli occhi di tutti che sul rettangolo di gioco, nella visione di Mancini, ci sia ancora qualche "buco" da sistemare. Dati gli infortuni serve un difensore centrale nell'attesa di Murillo, che arriverà a giugno: i due nomi più in voga sono quelli di Rhodolfo, per cui si continua a trattare cercando di convincere il Gremio ad accettare il prestito, e Vida, difensore centrale anche lui croato, anche lui cresciuto e formatosi nella Dinamo Zagabria, proposto a Mancini nelle ultime ore e per cui bolle qualcosa in pentola. Ovviamente non sono da sottovalutare i possibili "Mister X", come anche Brozovic fu, dato che ha superato nell'ombra Lucas Leiva e Mario Suarez. Un'altra zona di campo da rafforzare, o meglio, da puntellare è la mediana, in ottica Europa League: qui il nome, a meno di colpi di scena è quello di Lassana Diarra. Con questi ultimi due innesti il mercato nerazzurro potrebbe essere considerato soddisfacente, ma si sa che la sorpresa è sempre dietro l'angolo.

Prima della fine del mercato, però, c'è la cruciale trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Il 7-0 rifilato un girone fa ai neroverdi non deve far sottovalutare la squadra di Di Francesco che pare essersi svegliata dopo quei sette schiaffi tutti insieme, tanto da battere il Milan a domicilio e pareggiare a Roma contro i giallorossi e proprio al Mapei Stadium contro la Juventus. Per di più, questa trasferta arriva a mercato aperto e ciò potrebbe creare dei problemi all'Inter perché ancora c'è tanto da lavorare per far amalgamare al meglio i nuovi con il resto del gruppo e, cosa non di secondaria importanza, far assorbire in pieno al gruppo le idee del calcio manciniano.

Il countdown è iniziato. Fra domenica e lunedì si inizierà a capire su chi l'Inter baserà questa seconda parte di stagione per tentare la rimonta difficile, ma non impossibile. Intanto diamo il benvenuto a Marcelo Brozovic: non deve essere lui a sorridere in prima persona, l'importante è che faccia sorridere a fine stagione i tifosi nerazzurri.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 30 gennaio 2015 alle 00:01
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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