Si può partire, questa volta per davvero. Finalmente i tifosi dell'Inter possono ora attendersi quei 3-4 colpi che la società ha in mente di concludere. Ovviamente 'tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare', dicono i saggi, ma nelle idee della proprietà lo status al quale ambire appare ben definito. E molto importante. Addio quindi a quel tanto severo quanto problematico Financial Fair Play. Ben fatto Walter Sabatini, ben fatto soprattutto Piero Ausilio. Sì, avete letto bene. Perché è stato proprio il ds il protagonista del superamento del 'buco' da 30 milioni di euro raggiunto grazie alle ormai famose sei cessioni.

Fatta questa doverosa premessa, tra i mille e più nomi accostati vorrei dedicare qualche riga a uno in particolare. Un giocatore che a parer mio potrebbe realmente spostare gli equilibri in questa squadra: Douglas Costa de Souza. Professione: esterno offensivo. Squadra attuale: Bayern Monaco. Qualità: tantissime e di assoluto livello. Per Luciano Spalletti: perfetto.

Non è ormai una novità l'interesse nerazzurro nei confronti dell'ex Gremio e Shakhtar Donetsk, ma negli ultimi giorni tale pista è diventata più praticabile. La Juventus, come ormai noto, ha per il momento messo in stand-by questa opzione in favore di Federico Bernardeschi, del cui futuro ha parlato nella giornata di mercoledì Pantaleo Corvino, direttore generale dell'area tecnica della Fiorentina: "Il ragazzo ci ha comunicato la volontà di non rinnovare". Uscita chiarissima. Che 'assist' per la Vecchia Signora. Che 'assist' anche per i nerazzurri, che adesso possono incrementare il pressing su un elemento di indiscutibile valore.

Jolly in grado di giocare sia a destra che a sinistra, sarebbe l'identikit ideale per il 4-2-3-1 pensato dal coach di Certaldo: velocità, tecnica, mancino potente e preciso e con parecchia esperienza. Vero, non è stata una prima scelta del FCB nelle ultime due stagioni, ma questo non può essere considerato per forza come un limite. Un esempio tra tanti: ricordate Wesley Sneijder? Tanta fatica con la maglia del Real Madrid, strepitoso e decisivo nella squadra di José Mourinho.

Certo, l'eventuale esborso sarebbe differente (15 milioni nelle casse spagnole nel 2009, almeno 35 quelli che servirebbero per il classe '90 di Sapucaia do Sul), ma per Suning Group questo non può e non deve rappresentare un problema. Per tornare grandi obbligatorio investire, ma senza sbagliare. Come giustamente sottolineato dallo stesso Spalletti nella sua prima conferenza stampa stagionale. E sfido molti a pensare che un investimento del genere per questo tipo calciatore sia da considerare errato e precipitoso.

Altra questione: il ruo che, in tutto questo, potrebbe ricoprire Ivan Perisic. Risposta: non per forza da protagonista, non per forza decisivo. In Corso Vittorio Emanuele stanno infatti lavorando per il nazionale brasiliano indipendentemente dal futuro dell'ex Wolfsburg. Il quale (ma questa non è una novità) continua a pensare all'addio a Milano. Non da oggi, ma addirittura dallo scorso settembre. Questione di stimoli, di motivazioni. Questione di insoddisfazione per queste due annate passate in nerazzurro.

Allo stato attuale sono poche le chance di permanenza (solo una grande opera di convincimento dello stesso Spalletti potrebbe cambiare la situazione), ma un eventuale acquisto di Douglas non solo colmerebbe il vuoto lasciato dal numero 44, ma aumenterebbe il potenziale offensivo. Gusti personali. Non resta quindi che attendere, al contempo lavorando al massimo per capirne sempre di più. Inter-Douglas: non facile, ma ci proveranno. Per quello che, senza dubbio, sarebbe un gran colpo.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 06 luglio 2017 alle 00:00
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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