Con la presentazione ufficiale di Luciano Spalletti oggi inizia virtualmente la stagione più importante del post triplete. Suning, ad un anno dall'aver acquisito il 68,55% delle azioni di Fc Internazionale, diventandone così azionista di maggioranza, deve fare il salto di qualità dopo il prevedibile periodo di apprendistato nel difficile e per certi versi anomalo mondo del calcio. Ancora più difficile se il calcio in questione è quello italiano e se la società di riferimento si chiama Inter. Finora una grande certezza: il gruppo cinese capeggiato da Zhang Jindong ha una disponibilità economica enorme e le casse nerazzurre, sofferenti fino alla scorsa stagione dopo splendori e anche sprechi morattiani, stanno tornando a respirare. Da questo punto di vista chi ha l'Inter nel cuore deve festeggiare quasi come se fosse arrivato uno scudetto o una Champions League, perché nel calcio la solidità economica è il primo passo per ottenere grandi vittorie sportive. Ma intanto è iniziato il calcio mercato e, dopo una stagione quasi disastrosa con la squadra fuori dall'Europa, anche quella minore, le previsioni perlano di fuochi d'artificio da parte della proprietà intenzionata a riportare la Beneamata ai fasti del passato. Che le intenzioni siano serie e bellicose lo dimostra la rapidità nell'ingaggiare un uomo mercato a cinque stelle come Walter Sabatini e la scelta dell'allenatore, una volta deciso che Stefano Pioli avesse esaurito il suo compito di normalizzatore dopo lo shock De Boer. Si è tentato sino all'ultimo di convincere Antonio Conte, sinonimo di vittoria pressochè certa al primo colpo in realtà da riportare ai vertici, vedi Juventus 2011-12 e Chelsea 2016-2017. Ma una volta capito che l'ex ct della Nazionale, seppur a malincuore vista la grandiosità dell'offerta sia economica che progettuale, non poteva lasciare Londra dopo un solo anno con la Premier in tasca e una Champions che lo aspetta, ecco che in pochi giorni si è concretizzato l'ingaggio di Luciano Spalletti che aveva deciso di interrompere la sua seconda esperienza alla Roma. Spalletti è oggettivamente uno dei migliori allenatori italiani e quindi europei, anche se finora il suo lavoro in Patria non ha partorito scudetti, vinti invece durante la permanenza in Russia. La potenza di di Suning, anche se la cosa non riguarda direttamente l'Inter, si è finora concretizzata anche con la scelta di Fabio Capello per lo Jiangsu, la squadra del gruppo che milita con difficoltà nel campionato cinese. Per convincere a 71 anni un santone come Capello, così ricco, con un palmares da mille e una notte, ad emigrare in Cina, evidentemente Suning ha avuto argomenti molto forti che non possono essere riconducibili solo al “vil” denaro. E' certo dunque che il colosso di Nanchino, per struttura e appeal, ha la ricetta giusta per arrivare ai cosiddetti top. Nonostante questi dati inconfutabili, parte del popolo nerazzurro inizia a interrogarsi preccupato riguarda la campagna acquisti. Spiazza la velocità di esecuzione dell'altra squadra di Milano, la cui proprietà sembra, al momento, meno identificabile e quindi anche meno accreditata per operare sul mercato con questa concretezza. A Milanello non sono arrivati Cristiano Ronaldo o Messi e mai arriveranno, però i giocatori che serviranno per cercare di non incorrere in brutte sorprese nel preliminare di Europa League Vincenzo Montella li ha avuti e altri ne avrà. Che siano operazioni figlie di una disponibilità economica milanista contingente grazie al prestito a tassi elevati elargito dal fondo Elliot e al fatto che il Milan non sia ancora sotto il contro dell'Uefa, al tifoso interista interessa poco. Sui social la domanda ricorrente è: “Perchè loro stanno comprando e noi no? Perchè Suning non si muove?”. Fretta, ansia, anche giustificabile da parte di chi ha il record italiano di presenze allo stadio e vorrebbe tornare a vincere qualcosa di bello e importante dopo sette anni non di guail, ma quasi. L'Inter, sicuro di non essere smentito, a fine mercato farà sorridere e molto i suoi tifosi. Bisogna solo attendere, per gli annunci, l'inizio di luglio. Entro il 30 giugno, lo ripetiamo ancora una volta, dovranno entrare trenta milioni di euro per arrivare al pareggio di bilancio rispettando così gli accordi con Uefa relativi al Financial Fair Play. Si arriverà all'obiettivo attraverso almeno una cessione eccellente (Perisic) o con altre operazioni più fantasiose che piacciono tanto a Walter Sabatini? Staremo a vedere. Di una cosa sono però convinto. Che le operazioni in entrata siano già in cantiere e verranno perfezionate al momento giusto grazie anche al necessario avallo dell'allenatore. E' chiaro che senza Europa sarà più difficile convincere i grossi nomi a vestire il nerazzurro, ma sulla sponda giusta di Milano arriverà comunque gente importante per tornare, come minimo, in Champions League. Il Milan? Lasciamoli abbiare per ora. I morsi che fanno male li darà Suning. P.s. Grandi applausi ai ragazzi della Primavera e a Stefano Vecchi per lo scudetto appena conquistato. Avviso ai più grandi: certe immagini sono troppo belle che urge rivederle.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 14 giugno 2017 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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