Trattavasi di un Roma-Inter ed era il 5 maggio, data indigesta ai cuori nerazzurri almeno fino a quando Milito non ci ha messo una Dolce Euchessina. Sono passati quasi sette anni, ma quel confronto tra giallorossi e nerazzurri rimane forse l'ultimo capace di attirare un'attesa pari a quella per la gara di domenica. Beninteso, si lottava per un trofeo, cosa che ora non accadrà, ed entrambe le squadre erano più forti di oggi. La formazione di Spalletti, che negli anni ha spesso subito la condanna da eterna seconda, oggi sembra avere la stessa, brutta etichetta e a San Siro si gioca la permanenza a tale condanna o la possibile discesa di un gradino. Oggi il Napoli potrebbe lanciare un piccolo assalto, in attesa del match al Meazza in posticipo, mettendo ulteriore pepe.

Ogni risultato dei partenopei, in realtà, renderà ancora più attesa Inter-Roma. La vittoria metterebbe pressione ai giallorossi, il pari o la sconfitta darebbero un'opportunità alla squadra di Pioli, la cui grandezza si vedrà anche in relazione a come saprà gestire il risultato del San Paolo. Finora i continui successi di chi sta davanti non hanno avuto l'effetto di abbattere la prima inseguitrice della zona Champions, che ha infilato nove vittorie su dieci e se l'è giocata fino in fondo allo Juventus Stadium. Il salto da squadra in cerca di un'identità a candidata per uno dei primi tre posti passa da questo turno. Potrebbe non esserci domani per le speranze di un'Europa che conta, anche se siamo a febbraio e di tempo ce n'è. Le sconfitte con Napoli Juventus sono arrivate fuori casa, parziale alibi per giustificare il passo falso. A San Siro, con l'amuleto Zhang Jindong in tribuna e la possibilità a portata di mano di lanciare un segnale alle rivali, è obbligatorio non steccare, se non si vogliono rimandare di un anno i sogni di grande palcoscenico.

Tutti motivi che fanno sì che l'attesa salga ai livelli di quel celebre confronto nella capitale, risolto dal "Principe". Anche con forze minori sul terreno di gioco, anche senza quell'odio sportivo coltivato dalla sponda giallorossa, che nei 90' e più della sfida diedero vita a una caccia all'uomo mal gestita da chi diresse la gara. Inter-Roma può tornare ad essere la sfida con la S maiuscola, almeno per i colori nerazzurri. Un trampolino, di quelli ai quali ci si approccia per avere voti alti. Serve un tuffo perfetto, o quasi. Un tuffo nel futuro. Per non doverlo pensare troppo remoto e lontano da dove siamo oggi.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 25 febbraio 2017 alle 00:00
Autore: Mattia Todisco
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