9 agosto
Milano. Nuova casa e nuova squadra. Ronald mi prendeva in giro, secondo lui dopo aver perso il titolo contro il De Graafschap non mi avrebbero affidato più nemmeno la panchina del Bassano Virtus (traduzione liberamente adattata dall'originale olandese Barendrecht, ndt). Invece, eccomi qui, in uno dei club più gloriosi d'Europa. Certo, la convergenza storica non è delle migliori, ma Thohir e Zhang Jimin mi hanno promesso un paio di nomi più che promettenti e una squadra pronta per fare il salto e tornare a competere ai vertici europei e della Serie A. E io non vedo l'ora di mettermi al lavoro. A proposito, spero di aver imparato finalmente il nome del nuovo proprietario.
---
Ho appena terminato la mia prima conferenza, è andato tutto discretamente anche se mi sono sentito un po' sotto pressione quando Bolingbroke ha sfoderato davanti a tutti i giornalisti il mio curriculum. A un certo punto temevo entrasse Toldo a ricordare pure i rigori del 2000. Per fortuna non credo che oggi lavori più all'Inter. O forse sì, devo informarmi sulla questione.

10 agosto
Partita rimandata per pioggia, mi hanno detto che anche il mio pre-predecessore si sarebbe lamentato se i suoi avessero giocato con la maglietta inzuppata. Ma non credevo che questo potesse essere un problema per i tedeschi. Avevo già in mente la formazione e i cambi da provare. No problem, vedremo tutto contro il Celtic. Poi subito campionato. In conferenza mi hanno chiesto come mi sentirei se pareggiassi due partite di fila. Ho risposto che ovviamente conosco bene le pressioni dei grandi club e le aspettative dei tifosi. E poi figurarsi se facciamo solo due punti con Chievo e Palermo...

14 agosto
Ieri sera abbiamo battuto il Celtic 2-0. La squadra dimostra di recepire i meccanismi, anche se il tutto andrà rivisto contro avversari più consistenti. Come immaginavo, Banega dà il meglio di sé quando schierato come fulcro del gioco nella trequarti. Con Joao Mario a centrocampo e Gabigol in attacco saremo completi, ma anche un nuovo terzino di spinta farebbe al caso nostro. Forse in Italia non conoscono il gioco sulle fasce. A proposito, chi gliel'ha portato Caner Erkin all'Inter?

18 agosto
Solo tre giorni al grande debutto. Abbiamo studiato il Chievo, fanno un 4-4-2 che diventa un rombo e sono molto abili a sfruttare le ripartenze e i buchi concessi dai loro avversari. Dovremo essere ancora più compatti anche perché la nostra condizione fisica non è ottimale (non è che Mancini a Portland li faceva allenare a racchettoni e schiaccia sette?). Un 4-3-3 privo di pressing, aggressività e spinta sulle fasce per il momento non è ipotizzabile. Sto pensando che pur senza Murillo potrei schierare un 3-5-2, magari con D'Ambrosio al fianco di Ranocchia centrale con Miranda a sinistra. Non il massimo dell'affidabilità, ma in Olanda non si è mai lamentato nessuno quando si vince segnando un gol in più dell'avversario.

22 agosto
Abbiamo perso contro il Chievo. 2-0. Mi aspettavo meglio ma la squadra ha dato segno di non essere ancora pronta a livello fisico per un vero match da 90 minuti. Forse Banega sarebbe più adatto da interno in un centrocampo a tre. Joao Mario darà senz'altro una rinfrescata lì in mezzo. Possibile che facciano così tanta fatica nei passaggi? La manovra è troppo lenta e i ruoli sbandano, colpa ovviamente della nostra condizione atletica. Ho sottovalutato i rischi di una difesa a tre con D'Ambrosio e Ranocchia.

25 agosto
Meno tre alla prima casalinga contro il Palermo. Ieri alla serata coi tifosi a San Siro ho detto che avrebbero visto un'Inter che combatte su ogni centimetro. Quando Bolingbroke ha parlato di scudetto mi è venuto un brivido alla schiena. Aspetto Joao Mario che darà più spunti al nostro sistema di gioco. Thohir e Zhang Chandong mi hanno assicurato che ormai è nostro, probabilmente però dovrò farne a meno anche domenica. Stavolta ho deciso di impiegare il mio 4-3-3 senza fossilizzarmi troppo nello studio del Palermo. Anche perché non so se fra tre giorni ci sarà ancora Ballardini.

29 agosto
Abbiamo fatto 1-1 in casa col Palermo. Di Ballardini, per specificare. In Olanda una partita così l'avrei vinta 4-1. Se avessi avuto ancora Milik... E invece no, doveva andare proprio al Napoli. I giornali già mi chiamano "Frank di burro", io che non sopporto i latticini. Siamo migliorati almeno rispetto a una settimana fa, la sosta ci permetterà di crescere sotto l'aspetto fisico. Sapevo che Banega sarebbe stato in grande spolvero da regista davanti ai difensori, quando con lui ci sarà anche Joao Mario diventeremo più fluidi nella gestione della palla. Dopotutto non è che ci voglia molto.

1 settembre
Primo giorno di non mercato. Nessun altro arrivo dopo Joao Mario e Gabigol, ma Thohir e Zhang Milton mi avevano avvisato: la difesa è un reparto che si può migliorare solo con delle uscite e/o occasioni. Abbiamo scaricato Erkin al Besiktas, ma di Santon e Ranocchia non ne vogliono sapere neppure le madri. La dirigenza non ingaggia svincolati, fosse per me chiamerei pure Reiziger. O forse Zanetti può fare come Veron e dare una mano in campo?

8 settembre
Prepariamo la partita di Pescara, ho detto alla squadra che è una sfida da non sbagliare perché la condizione fisica non può più essere un alibi. Siamo allo snodo cruciale. In tanti rientrano dalle proprie Nazionali, spero che facciano in tempo tutti a recuperare al meglio. Medel è stato espulso con il Cile, per non correre rischi pure in campionato ho deciso innanzitutto di escluderlo dalla mia rosa del fantacalcio. Con Joao Mario e Gabigol abbiamo più soluzioni per il 4-3-3. Credo di aver capito qual è il ruolo ideale per Banega. Ho paura ad approfondire la formazione su questi fogli. Non vorrei che qualcuno con cui qui ho un conto aperto (mi guardo bene da Toldo) rubi il mio diario e lo venda alla stampa.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 09 settembre 2016 alle 00:00
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
vedi letture
Print