Nainggolan, De Vrij, Asamoah, Politano e ieri Lautaro Martinez. Siamo ancora al 4 di luglio e l'Inter ha già completato cinque acquisti per la prossima stagione. Se non è un record, poco ci manca. Siamo stati abituati, negli ultimi anni, a operazioni di mercato che si protraevano per giorni, settimane, mesi, vere e proprie telenovele risolte in alcuni casi negli ultimi giorni, in altri casi sfumati. Questa volta, all'apertura dei trasferimenti ufficiali, l'Inter ha già ufficializzato quattro acquisti (in attesa di ufficializzare anche Martinez, il cui contratto è già stato depositato) portandosi di molto avanti nell'opera di rafforzamento della rosa a disposizione di Spalletti.

Un segnale di grande programmazione e di idee chiare: l'Inter sapeva già da tempo di cosa aveva bisogno, in alcuni casi si è mossa con molto anticipo, vedi le operazioni De Vrij e Asamoah, fatte da mesi, ma anche Lautaro Martinez, lavorando alle trattative praticamente nel corso di tutto l'anno, così da dover solo formalizzare gli affari quando è stato possibile farlo. Ma anche il segnale che l'appeal dell'Inter è tornato: probabilmente è stato anche l'effetto Champions, ma l'impressione ora è che quando si sente parlare di Inter, non si tentenna più di tanto prima di accettare. E così anche il colpo Nainggolan, sognato da Spalletti fin dallo scorso anno, è diventato realtà, e allo stesso modo è stato possibile strappare Politano alla concorrenza italiana.

E a proposito di concorrenza, era ricca e pressante anche quella per Lautaro Martinez: uno dei prospetti più interessanti della nuova generazione argentina, un talentuoso 21enne cercato anche da Real e Atletico Madrid, ma che alla fine ha scelto l'Inter forse anche grazie alla 'sponsorizzazione' di Milito e Zanetti, pronti a mettere la mano sul fuoco per lui. E così è arrivato anche il tanto acclamato "vice Icardi", visto che attualmente è difficile pensare a un Martinez subito in campo, anche per evitare di bruciare subito un talento di cui si parla un gran bene come purtroppo tante volte è successo da queste parti. All'ombra di Icardi il giovane Lautaro avrà tempo di ambientarsi e crescere, pronto a sfruttare le sue chance per mettersi in mostra e ritagliarsi il suo spazio, magari sognando di mettere in difficoltà Spalletti e, chissà, convincerlo a un cambio di modulo per trovargli un posto.

Presto per dirlo, presto per capire come vorrà utilizzare le nuove frecce al suo arco il tecnico, intanto l'impressione è che fin qui l'Inter si è mossa bene mettendo in carniere quegli elementi che servivano, con un occhio sempre al Fair Play Finanziario. Ora ci sarà da cedere e sfoltire per far quadrare i conti, prima di lavorare con calma agli ultimi innesti (ancora 3-4 a partire da Malcom), e anche qui l'Inter sa già con precisione dove andare a lavorare. Ma intanto Spalletti potrà contare su una rosa già a buon punto alla partenza del ritiro, e per come sono andati gli ultimi anni, non è un vantaggio da poco.

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Sezione: Editoriale / Data: Mer 04 luglio 2018 alle 00:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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