Il protagonista al Meazza è stato un interista. Purtroppo per l'Inter non indossava i colori nerazzurri, di cui è sostenitore, ma quelli neroverdi del Sassuolo. Pietro Iemmello, bomber di provincia che lo scorso anno in Lega Pro ha fatto le fortune di una rossonera (il Foggia) ha colto alla grande l'occasione offertagli da Di Francesco. Quest'anno non è il primo a trovare fortuna a San Siro dopo averne colta relativamente altrove. Gli esempi sono ovunque. Il francese del Pescara, Jean-Christophe Bahebeck, ha segnato tre gol in campionato e sta retrocedendo con gli abruzzesi, all'Adriatico ha timbrato il cartellino e messo in crisi la difesa nerazzurra. Il Cagliari ha vinto 2-1 a Milano con doppietta di Melchiorri. Anche per lui tre reti stagionali, due le ha fatte all'Inter prima di infortunarsi. E poi Acquah che torna titolare dopo cinque mesi e centra il bersaglio in Torino-Inter, Vecino che sigla gli unici due gol del suo campionato contro i nerazzurri. Evidentemente la nostra difesa non è così impenetrabile. Lo avevamo compreso. Non siamo un test probante per giudicare un giocatore, non oggi. Per promuovere un calciatore già di per sé non basta una partita, figurarsi contro un avversario che ne ha perse sei delle ultime otto pareggiando le restanti due.

Inter-Sassuolo era però una gara in cui c'era un osservato speciale, Domenico Berardi, e se andiamo al di là delle difficoltà di Icardi e soci il ragazzo ha superato la prova. Il palcoscenico lo ha preso l'altro tifoso interista, come detto, quello con il 9 sulle spalle che fino a un anno fa giocava due categorie più indietro. Il ragazzo con il 25 ha fatto la “spalla”, mettendo la sua tecnica e la sua intelligenza offensiva al servizio dei compagni. Ha servito un assist sul primo gol, poi ha preso botte a destra e a manca, ha condotto svariati contropiede e su uno in particolare ha messo fuori gioco tre interisti con un passaggio filtrante. Si potrà discutere sull'opportunità di spendere cifre abnormi, quel che è certo è che se riesce ad evitare gli infortuni il ragazzo ha la stoffa per stare all'Inter.

Oggi come oggi, rispetto a chi la veste al suo posto, non è forse difficile essere superiori. Di insuperabile, nell'universo nerazzurro, ci sono solo i tifosi che accorrono in oltre 42mila ad assistere a uno spettacolo come quello dell'ultima domenica. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 16 maggio 2017 alle 00:00
Autore: Mattia Todisco
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