"È sempre il momento di fare una commedia", diceva un enorme Nanni Moretti ne 'Il caimano'.

Traslando il discorso nel panorama calcistico italiano, la mente va dritta all'Inter e a come spesso viene bistrattata dai media nazionali. Chi più chi meno: non si fanno prigionieri. Ci sono stati anni peggiori, decisamente. Tanti ormai non ci fanno nemmeno più caso. E capita che si parli da settimane di derby di mercato persi, di obiettivi sfumati, di corsa a ostacoli, di inizio avventura per Spalletti già in salita, di "ombra di Capello" ecc... Indimenticabile un paio d'anni fa il titolo di un noto quotidiano: "Calciomercato: la Juve prende Kedira, il Milan prende Martinez, l'Inter prende tempo". Senza stare lì a sottilizzare su Khedira scritto senza l'acca o su Martinez che poi non è mai diventato rossonero.

Passerà sicuramente in cavalleria, al 100%, anche questo fantomatico testa a testa per Nikola Kalinic. Al di là del fatto che i nerazzurri non sembrano minimamente interessati al croato, quindi mancando completamente le basi per una sfida, resta il sorriso per le motivazioni addotte a giustificare il vantaggio rossonero. "È difficile che Kalinic accetti l'Inter sapendo che, almeno finora, Maurito Icardi è stato il padrone incontrastato della fase d’attacco - si legge su un giornale sportivo -. Qualcosa potrebbe cambiare con Spalletti, ma il croato ha fretta di trovare una sistemazione anche perché è stato lui stesso a chiedere alla Fiorentina di essere ceduto. Montella, pur senza averlo mai allenato, lo sta seguendo da tempo. Kalinic potrebbe essere una valida alternativa ad André Silva ma, al tempo stesso, potrebbe dialogare con il giovane portoghese in un attacco a due". Per cui, seguendo tale discorso, si capisce che: A) Kalinic non giocherebbe mai nell'Inter per colpa dell'ingombrante figura di Icardi (già 81 gol in Serie A tra Genova e Milano), ma invece accetterebbe di essere "l'alternativa" di André Silva (giovane di ottime potenzialità, per carità, ma con appena 17 gol all'attivo nel campionato portoghese); B) Montella potrebbe rinunciare al tridente per far spazio a due punte, mentre Spalletti – non si sa bene secondo quale legge immutabile – non schiererebbe nemmeno sotto tortura Kalinic al fianco di Icardi. E va beh.

Che l'Inter stia facendo filtrare pochissimo sulle proprie mosse di mercato è evidente. E magari questo genera un po' di frustrazione in chi deve riempire quotidianamente pagine e tg di calciominch... pardon... di calciomercato. Per cui, nessuno si scandalizzi troppo. Di certo, tra luglio e agosto i tifosi nerazzurri aspettano l'emergere di mondi fin qui sommersi. Se ne vedranno delle belle.

Frattanto, è sempre il momento di fare una commedia. O meglio: è sempre il momento di fare un'Inter beffata.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 26 giugno 2017 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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