L'Inter e De Boer sono di nuovo a galla. Così come per l'eroe bianconero Buffon, niente funerale per il tecnico olandese, dato quasi per spacciato alla vigilia della sfida con il Southampton. Per FDB conta soprattutto il risultato e allora la squadra per una volta gli dà la soddisfazione di seguirlo alla lettera: un tiro in porta in tutto il match, prova tra le meno convincenti come tradizione europea comanda e Brozovic che per evitare il rischio di un possibile raddoppio si fa espellere e regala ai compagni un altro finale palpitante.

Contro un'avversaria di livello superiore alle prime due già affrontate (però con D'Ambrosio, Ranocchia e Melo in campo) i nerazzurri guadagnano i primi tre punti nel gruppo K di Europa League e tengono accesa la fiammella del passaggio ai sedicesimi. Di fronte adesso altre tre sfide da dentro o fuori, la prima al St Mary's Stadium di nuovo contro gli inglesi assetati di vendetta e forse anche di punti, la seconda fuori casa contro quella squadra israeliana che in Europa pare aver vinto una sola volta in tutta la sua storia e l'ultima davanti al pubblico amico (o fraterno restringendo il campo alla Nord) di San Siro.

Un cammino tutto sommato non scontato che esige la migliore Inter. Supponendo che in panchina ci sia ancora De Boer (scelta che ci rassicurebbe sul fatto che al comando del club continui a esserci Kia Joorabchian e non Zamparini) servirà mettere da parte il turn-over e trasmettere alla squadra non solo l'idea di gioco ma anche le motivazioni che nelle prime sfide sono palesemente mancate alla formazione mandata in campo da Kia... pardon, dal tecnico nerazzurro. Ci aspettiamo inoltre che in porta venga schierato il vero Handanovic e non Carrizo mascherato da Samir come successo in altri match tipo domenica scorsa con il Cagliari.

Motivazioni che andranno trasmesse dal campionato all'Europa League e viceversa. Partendo dalla gara dell'Atleti Azzurri contro l'Atalanta di Gasperini, che digerito un inizio in salita causato dal mancato arrivo di Palacio ha rimesso in carreggiata gli orobici e ora punta all'ennesimo scherzetto contro i suoi ex colori, o quasi visto che suo malgrado ha abbracciato di nuovo il nerazzurro. L'Inter però è tornata a galla, mentre De Boer non vuole sentir parlare di traghettatori: lui è il capitano scelto per puntare alla Champions in una nave costretta a muoversi perennemente nel mare in tempesta. A proposito di capitani, dovessero andare bene le cose a giugno ci aspetteremmo anche da lui che ha esattemente il doppio degli anni di Icardi una biografia di questa concitante annata.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 21 ottobre 2016 alle 00:00
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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