Ci risiamo. Per fortuna che Roberto Mancini aveva trovato l’anima della squadra, dopo tanto peregrinare il popolo nerazzurro, trascinato dalle parole del suo comandante, si era anche convinto che la rimonta quasi impossibile fosse lì, a un passo, ma la bellissima vittoria contro il Napoli si è trasformata all’improvviso nella peggiore delusione di questo campionato, con una sconfitta “assurda”, come l'ha definita RM nel post-partita, un tonfo così fragoroso che non è solo una semplice sconfitta perché al tempo stesso vuole dire fine di qualsiasi sogno di tornare in Champions. 

Troppo facile sparare adesso sui manciniani? Probabilmente sì, ma non si può fare altrimenti dopo tutti i punti buttati via incredibilmente in questo 2016 con alti e bassi da perdere il fiato. Un’annata che potrà essere comunque considerata positiva, sempre che l’Inter riesca almeno a difendere il quarto posto. Sassuolo, Carpi, Verona, Torino, anche senza il ‘patatrac’ col Genoa, bastano per un download della stagione alla voce ‘GRANDI RIMPIANTI’, senza dimenticare i gol presi allo scadere contro Fiorentina e Roma che non fanno altro che aumentare le recriminazioni per un campionato che avrebbe potuto essere di un altro sapore, come si era capito nella prima parte dell’anno. 

Solo 6 punti nelle ultime 8 trasferte sono troppo pochi se si vuole puntare in alto, con una squadra che nel 2016 è riuscita a vincere in trasferta solo a Empoli e a Frosinone, con anche una bella dose di fortuna. Non è sufficiente, così come sono una miseria i 44 gol segnati fino a questo momento, non possono assolutamente bastare perché, come si è visto, non si può sempre vincere per 1 a 0. 

Se poi non segna Icardi i problemi aumentano. A parte Perisic e le sue 6 reti infatti l’apporto di tutti gli altri attaccanti è stato altamente insufficiente, 4 gol di Jovetic, 3 di Ljajic, 1 di Biabiany e Palacio sono veramente una miseria per quello che sulla carta doveva essere uno dei migliori attacchi della Serie A, per non parlare dello 0 in maglia nerazzurra di Eder, un vero e proprio mistero. Numeri che non ti possono portare in Champions anche perché dal centrocampo non arriva certo una mano, con il solo Brozovic con 4 gol a salvare il reparto. Una sola rete a testa per Melo, Medel e Kondogbia rappresenta un dato preoccupante. 

Ecco su cosa si dovrà lavorare, anche in sede di mercato, se si vuole veramente tornare in alto e dimenticare tutti i rimpianti di una stagione che in ogni caso, nonostante tante mancanze ed errori, poteva essere veramente di un altro colore, con qualche gol e qualche punto in più.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 22 aprile 2016 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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