Se ne parla, si discute e si sogna, magari illudendosi. L'Inter ha appena cambiato allenatore, lui sta portando avanti un progetto che definirei storico all'Atletico Madrid con il sogno Champions League ancora da realizzare. La domanda è molto semplice: si potrebbe non parlar più di Diego Pablo Simeone, almeno per un po'?

Questo non è il momento di farlo, non è il periodo opportuno, e queste continue chiacchiere fanno male sia all'Atletico che alla stessa Inter, oggi più che mai alla ricerca di una vera identità insieme a un tecnico, Stefano Pioli, che si deve integrare al meglio e che va fatto sentire a casa. Perché la stagione non è assolutamente compromessa, e rimanere fuori ancora una volta dall'Europa che conta sarebbe l'ennesimo danno per un club certamente storico, ma che non ascolta la musichetta della Champions dal 2011-2012 (non esiste, faccio fatica a crederci).

Tutti sanno che prima o poi il Cholo diventerà nerazzurro (lui stesso lo ha chiaramente ammesso in più di una circostanza), ma per ora non c'è alcuna certezza sui tempi e i modi. Il suo arrivo a Milano dipenderà da vari aspetti, numerosi fattori, tante sfumature. Tanto per fare degli esempi: le sue sensazioni a fine annata (quella in corso), gli obiettivi che avrà conseguito, o meno, con i Colchoneros, oppure le eventuali offerte di altre panchine top. La Premier League (il riferimento non è casuale) è il punto di arrivo per chiunque, soprattutto per la categoria degli allenatori, in quanto il meglio disponibile nel calcio attuale è racchiuso proprio in questo torneo (all'appello, probabilmente, mancano solamente Ancelotti e Mancini). E se dovesse arrivare una proposta perfetta proprio dall'Inghilterra, beh... chi sarebbe in grado di immaginare la reazione di Simeone?

Il discorso dei 'se' e dei 'ma' può durare all'infinito, ma quello che vorrei cercare di far capire ai tifosi dell'Inter (o meglio, alla maggior parte di essi) è questo: non bisogna vivere i prossimi mesi come un'attesa continua, ma sarà necessario pensare solo ed esclusivamente al presente e a un futuro che deve obbligatoriamente riportare questa squadra in Champions League. Se poi a fine campionato, o al termine del successivo, dovesse arrivare Simeone tutti sarebbero contenti. Ma nel frattempo, no. Il Cholo non deve esistere. Lui sta lavorando mettendo più del 100% in una piazza che ama e che lo ama. Quindi perché questa continua frenesia, ansia e desiderio di dover anticipare i tempi senza una base certa?

Mi sbaglierò. Magari è già stato formalizzato l'accordo per l'anno prossimo, ma in attesa che tutto ciò venga reso pubblico io penserei in quest'ottica. Ovviamente a Diego futuro interista, ma senza alcuna ossessione. Quando (e se) sarà... sarà. Nel frattempo la squadra è di Pioli. La Champions League è ancora alla portata. Stop alle voci, ai sogni e ai rumors. Il futuro è ancora da scrivere. Simeone non è l'allenatore dell'Inter. Quindi basta parlarne. Almeno per ora.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 24 novembre 2016 alle 00:00 / Fonte: Be'er Sheva (Israele) - Dall'inviato allo 'Yaakov Turner Toto Stadium'
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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